Il Tajikistan mi ha rapito il cuore e riempito gli occhi di felicità.
Il Tajikistan è una terra impervia abitata da popoli magnifici.
Il Tajikistan è un paese da vivere e da mangiare con gli occhi, un diamante nel cuore dell’Asia Centrale.

Viaggiare in Tajikistan non è impresa semplice.
Per questo motivo voglio darti tutte le informazioni indispensabili per organizzare al meglio il tuo viaggio in questa terra stupenda.
Visti
I cittadini italiani che desiderano entrare in Tajikistan devono fare richiesta presso le ambasciate di competenza per il rilascio del visto turistico.
Il visto turistico “standard” è valido per 45 giorni dalla data di ingresso. E’ possibile richiedere visti anche per periodi di permanenza più lunghi.
In Italia non vi sono sedi diplomatiche del Tajikistan. In questo post puoi trovare tutte le info utili su come ottenere il visto.
Moneta
La moneta Tajika (TJS) si chiama Somoni – SOM abbreviato.
Il dollaro è la moneta internazionale più riconosciuta e anche quella meglio valutata in caso tu decida di cambiare nei bazar o in qualunque posto che non sia una banca.
Ad Agosto 2015, 1 US$ equivaleva a 6,5 TJS. Le carte di credito non sono accettate e gli sportelli ATM sono affidabili solo a Dushanbe.
Tips
Ricordati che gli uffici di cambio e le banche sono generalmente chiusi la domenica.
Come Arrivare
DALL’ITALIA
Non esistono voli diretti dall’Italia a Dushanbe.
L’Aeroporto Internazionale di Dushanbe (DYU) è collegato all’Europa via Francoforte (Germania), Istanbul (Turchia), Mosca e San Pietroburgo (Russia).
DAI PAESI CONFINANTI
Il Tajikistan confina con quattro paesi: il Kirghizistan, l’Uzbekistan, l’Afghanistan e la Cina.
Aereo
Dushanbe è collegata da voli diretti con Bishkek (Kirghizistan), Tashkent (Uzbekistan), Kabul (Afghanistan) e Urumqui (Cina).
Via Terra
Dal Kirghizistan – sono quattro i passaggi di confine attualmente aperti:
- Bor Dobo – Passo Kyzylart: si trova sulla M41e sarà la soluzione più naturale se starai percorrendo la Pamir Highway da Osh. Puoi arrivarci ingaggiando un driver privato (che ti porti poi fino a Murghab, in Tajikistan), oppure prendere un mezzo pubblico o un taxi condiviso fino al confine e poi fare autostop almeno fino al lago Karakul. Se deciderai di passare da qui, assicurati di avere anche il permesso speciale per attraversare il GBAO.
- Daroot Korgan – Karamyk/Jirigital: non aperto ai turisti
- Isfara – Batken: aperto ai turisti e di facile accesso
- Ovchi Kalacha – Kulundu: aperto ai turisti
Dall’Uzbekistan – se vieni dall’Uzbekistan, ci sono cinque passaggi:
- Oybek: il più vicino a Khojand, generalmente facile da attraversare e molto frequentato da turisti
- Tursanzade – Denau: il più vicino a Dushanbe, non molto frequentato ma facile da attraversare
- Konibodom: utile per chi è diretto nella valle del Fergana, solitamente facile da attraversare e servito da una Marshrutka
- Bekobod: chiuso ai turisti
- Penjikent: a metà strada tra Dushanbe e Samarcanda, quindi idealmente il migliore, ma chiuso da ormai da diversi anni a causa delle tensioni politiche tra i due paesi
Dall’Afghanistan – esistono i seguenti passaggi:
- Ishkashim: di gran lunga il più usato dai turisti. Si trova nella valle del Wakhan, e dista circa tre ore di auto da Khorog, il capoluogo del GBAO. Se deciderai di passare da qui, assicurati di avere anche il permesso speciale per attraversare il GBAO
- Panji Poyon – Shir Khan Bandar: il passaggio è aperto ai turisti ma attualmente non è molto sicuro
- Shegnan – Khorog: questo passaggio vicino a Khorog è aperto e facilmente attraversabile
- Langar: chiuso ai turisti
- Darwaz: chiuso ai turisti
Dalla Cina esiste un unico attraversamento di frontiera ed è il Qolma Pass, attualmente chiuso per motivi politici.
Treno
Al momento del nostro viaggio, non esistevano collegamenti ferroviari attivi tra i paesi confinanti.
Tips
- le zone di confine risentono inevitabilmente delle eventuali tensioni politiche tra i paesi. Per questo motivo, vengono a volte chiuse per periodi di tempo più o meno lunghi. Il mio consiglio è quello di verificarne sempre in anticipo (con le ambasciate di competenza) l’apertura e la sicurezza
- capita, a volte, di avere a che fare con ufficiali corrotti. Fai finta di non capire, quando realizzano che non c’è verso, lasciano passare
Lingua
Il Tajiko è un mix di Farsi e Turco.
Se parli il russo – anche molto basico – non avrai problemi.
Il turco viene generalmente compreso, così come l’iraniano.
Se non conosci nessuna di queste lingue, rassegnati: gesti, versi e disegni saranno l’unico modo per comunicare con la popolazione locale.
L’inglese non è parlato ne capito. Tuttavia, soprattutto nella regione autonoma del GBAO, la comunità Ismailita è abbastanza diffusa: gli Ismailiti, aderenti ad una branca dell’Islam Sciita, sono persone molto colte e generalmente parlano un buon inglese.
Telefono e Internet
La copertura telefonica è abbastanza buona ovunque. Negli hotel/appartamenti privati si sta diffondendo l’uso del wifi, anche se spesso la connessione è molto debole/inaffidabile.
La storia è ben diversa nel Pamir e nella valle del Wakhan dove accade spesso di non avere campo. Internet e wifi qui sono dei perfetti sconosciuti.
Clima
Il periodo migliore per visitare il Tajikistan è tra metà giugno e settembre. Questa è la stagione secca con temperature gradevoli e adatte a fare trekking sul Pamir (15-25°C). Sono frequenti le giornate soleggiate dai cieli tersi che, contrastando con le cime brulle e le valli verdeggianti, ti regaleranno scenari mozzafiato.
A Dushanbe le temperature sono più alte e arrivano a sfiorare i 40 gradi nei pomeriggi di luglio e agosto.
Durante l’inverno, la strada del Pamir (M41) è impraticabile a causa della neve e le temperature in questo periodo raggiungono i -40°C.
Tips
Due settimane prima di partire, informati sulle condizioni atmosferiche contattando gli uffici del turismo di comunità. Quest’anno il Tajikistan è stato travolto da un’alluvione che ha letteralmente sommerso un intero villaggio causando la chiusura della M41. I disagi sono stati notevoli, soprattutto per quei viaggiatori intenzionati a fare trekking nell’aera o a transitare sulla M41.
Trasporti
La rete di trasporto pubblico Tajika è pressoché inesistente, soprattutto nella provincia autonoma del GBAO (Pamir e Whakan). E’ bene quindi fare delle distinzioni:
Dushanbe
Qui avrai l’imbarazzo della scelta su quale mezzo di trasporto utilizzare per muoverti:
Taxi: i taxi bianchi dell’Asian Express sono gli unici ad avere una licenza ufficiale. Questi taxi funzionano come in Europa: Una volta occupati, la corsa è privata e raggiunge la destinazione indicata al conducente. I costi di una corsa in città si aggirano intorno ai 10 TJS.
Shared taxi (taxi condivisi): i taxi condivisi sono a volte legali e a volte semplici auto private guidate da cittadini che guadagnano qualche soldo in questo modo. Il taxi viene, come si intuisce, condiviso con altri passeggeri con simile destinazione. Il costo è generalmente inferiore a quello di una corsa con taxi “privato” perché diviso con n passeggeri.
Shared taxi con percorsi predefiniti: questi taxi illegali seguono lo stesso itinerario dei bus cittadini. Il conducente espone sul parabrezza il numero di linea corrispondente. E’ ovviamente un mezzo più veloce rispetto all’autobus e con un costo decisamente contenuto (circa 3 TJS per persona per corsa)
Marshrutka: si potrebbe definire il mezzo di trasporto per eccellenza di tutta l’Asia Centrale. Le Marshrutke sono dei minibus (12/15 posti) che percorrono un itinerario fisso. Il costo della corsa solitamente varia a seconda della distanza percorsa ma in genere non supera mai i 3 TJS per persona per corsa.
Autobus: gli autobus cittadini sono i mezzi più economici – ma anche i più lenti – per muoversi in città. Una corsa costa 1 TJS.
Pamir/Valle del Wakhan
In questa regione remota del Tajikistan, trovare un mezzo pubblico può risultare impossibile. Non esistono collegamenti ferroviari, non esistono bus. L’unico modo per muoversi è armarsi di santa pazienza e aspettare le marshrutke giornaliere e sovraffollate che fanno la spola da un villaggio all’altro. Essendo una zona poco popolata, i collegamenti sono spesso inaffidabili e poco frequenti.
Se non vuoi passare giornate intere a fare autostop o ad aspettare Marshrutke, è bene spendere qualche dollaro in più ed assicurarsi un trasporto privato.
Considera che le strade della regione sono in pessimo stato e quasi mai asfaltate. Inoltre, molti posti che valgono la pena di essere visti, sono offroad. Per questo è necessario ingaggiare un driver locale con 4×4, che sa come orientarsi nell’infinito garbuglio di piste fuoristrada.
Questo tipo di trasporto non è, ahimè, molto economico ma è l’unico che vi assicura di vivere il Pamir nel migliore dei modi.
Per quanto riguarda i costi, noi abbiamo pagato 0,75 US$/km, ma abbiamo sentito viaggiatori che sono riusciti a spuntare prezzi migliori. In linea di massima, pagherai tra i 0,65 e i 0,85 US$/km.
Alloggi
Anche in questo caso, come per i trasporti, è bene fare una distinzione:
Dushanbe
L’offerta di hotel è abbastanza ampia ma quasi sempre piuttosto onerosa, soprattutto se prenotata all’ultimo minuto. Noi abbiamo prenotato un appartamento privato a due passi dal centro della città, due giorni prima del nostro soggiorno, ad un prezzo più che ragionevole (49 US$/notte) su booking.com.
Dushanbe è priva di buone sistemazioni economiche (es. ostelli).
Pamir/valle del Wakhan
Lungo il Pamir è quasi impossibile trovare hotel degni di essere definiti tali. E’ però molto sviluppata la rete di sistemazioni presso privati (guesthouse). Queste soluzioni hanno generalmente grandi camerate e “servizi igienici” esterni.
L’alloggio in guesthouse è molte volte l’unica alternativa nella regione del Pamir e, ovviamente, non si trovano su booking.com.
Per riservare una camera presso una di queste strutture dovrai contattare gli enti del turismo di comunità PECTA, META ecc.
Sicurezza
Il Tajikistan è un paese in linea di massima sicuro. Tuttavia le autorità locali hanno innalzato il livello di allerta terrorismo, sia a Dushanbe che, soprattutto nella regione del Gorno-Badakhshan (Pamir, valle del Wakhan), a causa dei rischi legati alla sicurezza delle provincie confinanti con l’Afghanistan.
Ad Agosto 2015, periodo della nostra permanenza, la valle del Wakhan risultava poco sicura nel tratto orientale (da Langar, risalendo verso il confine Cinese) dove si pensava fosse più probabile il passaggio dei talebani dall’Hindukush Afghano. Il mese precedente, sul lato Afghano del corridoio, si era verificato il massacro di 40 poliziotti per mano di estremisti islamici. Purtroppo la stampa internazionale non testimonia questi avvenimenti, quindi saperlo in anticipo è quasi impossibile.
Tips
- Una volta sul posto, cerca di reperire informazioni da qualche guida locale
- Consiglio sempre e comunque di dare un’occhiata al sito viaggiaresicuri.it
Esperienze Imperdibili
- 2 giorni di Trekking: il Pamir è fatto per essere scoperto in tutta la sua bellezza e il modo migliore per farlo è camminare nelle sue enormi vallate e sui suoi picchi innevati anche d’estate. Anche se non sei un alpinista esperto puoi tranquillamente concederti due giorni di trekking affidandoti ad una guida locale.
- Il volo tra Khorog e Dushanbe: pochi coraggiosi sfidano la sorte e decidono di fare il viaggio tra Khorog e Dushanbe a bordo dell’Antonov della Tajik Air. Il collegamento è scostante e non si attiene proprio agli standard di sicurezza europei, ma le emozioni che regala sono impagabili
- La M41 (Pamir Highway): è la seconda strada carrozzabile più alta del mondo, dopo la Karakorum Highway. Collega Osh (Kirghizistan) con il Tajikistan, l’Uzbekistan e l’Afghanistan attraversando tutto l’altopiano del Pamir.
- Il cielo stellato del Pamir: inutile dirlo, a 3.500 mt con inquinamento pari a zero, godrai delle più belle stellate di tutta la tua vita.
- La valle del Wakhan: scenari impareggiabili, viste mozzafiato e clima mite. La valle del Wakhan è un’esperienza imperdibile nonché il posto che più ci è piaciuto in Tajikistan.
- Dushanbe: non perderti la capitale del Tajikistan. Dopo dieci giorni nel Pamir, ti sembrerà quasi di essere tornato in Europa: cibo internazionale, parchi cittadini e negozi.
Must Have!
Non dimenticare di portare con te:
- Occhiali da sole, cappellino e crema protettiva: il sole brucia soprattutto sul Pamir.
- La cartina del Pamir: anche se non sei intenzionato a fare trekking, la cartina di Marcus Hauser (scala 1:500.000) è un must have per orientarsi nella zona. Se il tuo itinerario prevede il viaggio sulla M41 da Khorog in direzione Murghab, puoi acquistare la cartina al centro di informazioni turistiche di Khorog (si trova nel parco cittadino). Se prevedi, come noi, di effettuare il giro in senso contrario, compra la cartina dall’Italia su www.geckomaps.com perché altrove sarà irreperibile.
- Torcia elettrica: indispensabile per i soggiorni in guesthouse sul Pamir. Spesso infatti i generatori vengono spenti alle 22. Inoltre, sarà indispensabile nel momento in cui, in piena notte, avrai bisogno dei servizi igienici.
- Fotocopia del passaporto: il passaporto originale va sempre esibito nei posti di confine o di attraversamento delle diverse provincie, soprattutto nel GBAO. A Dushanbe, porta sempre con te le fotocopie dei passaporti e mostrale quando richiesto dalla polizia.
- Scorte di cibo: la cucina Tajika è povera e piuttosto monotona. I piatti, soprattutto fuori dalle grandi città, sono molto poveri sia in quantità che in qualità. Prima di affrontare il viaggio sulla M41 assicurati qualche scorta di cibo (frutta secca, biscotti, frutta fresca).
- DIAMOX: è un medicinale che, rilasciato dietro ricetta medica, aiuta in fase di acclimatamento all’altitudine. Non dimenticarti che la Pamir Highway è la seconda strada più alta del mondo (dopo la Karakoram Highway) e trascorrerai gran parte del tuo tempo in altitudine (tra i 2800 e i 4600 mt). Questo farmaco, preso il giorno prima e per i due giorni consecutivi alla salita in quota, stimola la diuresi e riduce la pressione sanguigna.
Che dici, sei pronto a viaggiare in questa terra stupenda?
MICHELE
ciao,
ho letto le info sul tajikistan, ottimo e grazie.
domanda: ma hai fatto Da Osh a Dushanbe o viceversa?
Elena Frigerio
Ciao Michele,
ho fatto da Osh a Dushanbe anche se è più comune la tratta inversa. Se ti servono altre info o riferimenti fammi sapere, non c’è molto in giro. 🙂
Alan Falabella
Ciao mi chiamo Alan, complimenti per il bel viaggio fatto 🙂 ti volevo chiedere se mi puoi indicare quale agenzia locale organizza il tratto da Dushanbe a osh, quanti giorni indicativamente dura e un idea della spesa della macchina con autista (nel caso io viaggerei da solo).
Grazie e buona giornata
Elena Frigerio
Ciao Alan,
io mi ero appoggiata Pamir Horse Adventure e mi ero trovata molto bene. Avevano prezzi decisamente inferiori alla media seppur più cari rispetto a quelli che potresti contrattare in loco.
Per il numero di giorni, dipende che giro vuoi fare. Se vuoi fare la valle del Wakhan (che te la consiglio perché è bellissima) e se vuoi fare il pezzo Dushanbe-Khorog in auto, considera 15 giorni in tutto. Calcola che noi ne abbiamo fatti 11 (inclusa la permanenza a Osh e a Dushanbe) ma avevamo preso il volo da Khorog e risparmiato 2 giorni, in più secondo me il Wakhan merita un paio di giorni in più. Dipende quanto lentamente vuoi viaggiare.
Per darti un’indicazione delle spese per l’auto+driver+benzina, a noi avevano fatto pagare 0.75 USD/km, che è un buon prezzo se contrattato dall’Italia. Cercando un driver direttamente là potresti pagare fino a 0.60 USD/km ma il rischio è quello di non trovarne. Per quanto poco turistico, il Tajikistan è pieno di tedeschi appassionati di trekking. Oltre a questo devi tener conto del vitto + alloggio del driver (circa 15 USD/giorno). Il nostro percorso, come descritto nell’itinerario, erano circa 1.800 km.
Se sei solo, ti consiglio di condividere l’auto con qualcuno. Partendo da Dushanbe sicuramente troverai qualcuno disposto a smezzare i costi. Prova a contattare l’agenzia che ti ho indicato e chiedi a loro, sono molto disponibili.
Spero di aver chiarito un po’ di dubbi e se hai altre domande, ovviamente, sono qui. 🙂
Bruno Bindi
Con un camper media grandezza avrò problemi per il tratto di M41 da Osh al confine oppure se non ce problemi arriverei al lago Karakul !! Grazie
Elena Frigerio
Ciao Bruno, sinceramente, ai tempi in cui andammo noi, un camper non so se ce l’avrebbe fatta. Probabilmente ti direi di sì, senza troppi problemi fino al confine, ma la “terra di mezzo”, in quanto tale, è completamente sterrata. Non ho mai viaggiato in camper, non so quanto sia fattibile. Tieni comunque conto che io sono stata in Tajikistan nel 2015. Probabilmente la condizione delle strade è migliorata. Ti consiglio di contattare gli enti del turismo per verificarne le condizioni (ad esempio la META – meta.tj, ente di Murghab, città più vicina al lago Karakul). Buon viaggio!