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Home/Iran/10 giorni in Iran: itinerario di viaggio
Itinerario di viaggio in Iran

10 giorni in Iran: itinerario di viaggio

Itinerario di Viaggio
Itinerario di Viaggio

Il nostro viaggio in Iran è stato breve ma intenso. Sono bastati 10 giorni per farci innamorare di questo autentico diamante nel cuore del Medio Oriente e per promettere un ritorno in un futuro non troppo lontano.

E’ molto semplice viaggiare in Iran, soprattutto grazie alle persone che lo abitano, sempre disponibili darti una mano quando, ad esempio, ti vedono con il naso all’aria alla ricerca di una strada che non trovi.

Purtroppo, lo ammetto, non mi sono applicata molto nell’organizzazione di questo viaggio. Vuoi gli impegni di lavoro, vuoi le Feste Natalizie che hanno riempito e volatilizzato le giornate pre-partenza, ci siamo imbarcati per Teheran giusto giusto con un itinerario di massima, il visto sul passaporto e un paio di notti prenotate.

Eccomi qui, allora, a condividere quello che è stato il nostro itinerario:

Durata: 10 giorni (dal 27/12/2015 al 07/01/2016)
Volo Internazionale: Alitalia, Milano – Roma – Teheran e viceversa
Spesa totale: 760 Euro, volo internazionale escluso

27 dicembre: Milano Linate – Teheran

Partenza ore 13.00 dall’aeroporto di Linate, scalo di un paio d’ore a Roma e poi via, sul volo delle 17.15 per Teheran.

Prima di scendere dall’aereo e come suggerito dall’assistente di volo, mi copro il capo e mi chiudo ben bene il piumino. Errore colossale, in aeroporto si sviene dal caldo! Troviamo una fila veloce al controllo passaporti, una po’ meno veloce all’ufficio cambi (attenzione, si trova al piano superiore, alle partenze) e poi dritti all’uscita: finalmente aria fresca! Dividiamo il taxi con una ragazza di Cuneo che viaggerà da sola per due settimane e mezzo. Penso a quando anche io me ne andai a spasso per il Messico 10 anni fa e come, in realtà, un viaggio in solitaria finisca sempre con il non rivelarsi tale. Penso anche che Elisa non avrà particolari problemi, data la fama di persone ospitali e gentili che precede il popolo persiano. Ne abbiamo subito un assaggio quando il taxista, giunto all’ostello fatiscente prenotato dalla nostra compatriota, si premurerà almeno 20 volte del fatto che fosse sicura di dormire in quel posto.

Il nostro hotel è un “4 stelle”, vecchiotto ma pulito. Letti rigorosamente separati e, sul soffitto, una freccia verde ad indicare la Mecca.

28 dicembre: Teheran

Teheran
Teheran

Teheran è brutta, caotica e superinquinata. Punto.

Il programma abbozzato la sera prima in aereo prevede la visita al Palazzo Golestan e il Museo dei Gioielli che, non si sa per quale motivo, apre solo un paio d’ore nel primo pomeriggio.

Il Palazzo Golestan si trova di fronte al Bazaar, nella parte meridionale della città. E’ raggiungibile in metropolitana, fermata “Panzdah Khordad”. A noi, in realtà, non è piaciuto molto.

Stupefacente, invece, il Museo dei Gioielli, situato nel caveau della Banca Centrale Iraniana. Ora, io non amo i gioielli, anzi… Ma quel posto è da far lasciare a bocca aperta chiunque. Troni, scettri, diademi e corone; e ancora manciate di pietre preziose di tutti i colori e dimensioni. È vietato fare fotografie ed è un vero peccato! E in onore di tutti i viaggiatori, in fondo alla sala splende un grande mappamondo fatto di rubini e smeraldi.

Il resto del pomeriggio lo passiamo ad esplorare la città, passeggiando verso nord fino all’hotel e sbirciando qua e là alla ricerca di un ristorante per la sera. Sembra una missione impossibile: tutti fast-food e case da te. Finiremo in un ristorante tradizionale consigliatoci da una ragazza incontrata durante la passeggiata.

29 dicembre: Teheran – Kashan

Residenza Tabatabei
Residenza Tabatabei

Prendiamo un taxi fino al Terminal E-Jonub, di buon ora. Il VIP bus ci porta poi a Kashan, cittadina di 250mila abitanti a circa 200 km a sud di Teheran. Ci muoviamo in un giorno festivo, è il compleanno di non si sa quale personaggio religioso, e le città sono deserte. Arriviamo a destinazione in 3 ore, lasciamo gli zaini in hotel e andiamo alla scoperta della città.

Le principali attrazioni di Kashan sono le residenze d’epoca Qagiara, una più bella dell’altra, il Giardino di Fin e l’Agha Bozorg Mosque. Dedichiamo il pomeriggio alle residenze e alla moschea e verso le 17 tentiamo un giro al Bazaar, purtroppo completamente chiuso. Prima di rientrare in hotel contrattiamo con una guida il tour del giorno. Questa volta la nostra sistemazione è fantastica: una casa tradizionale ristrutturata con un ristorante eccellente.

30 dicembre: Kashan – Noosh Abad – Abyaneh – Natanz – Isfahan 

The Holy Shrine
The Holy Shrine

La giornata è intensa, le cose da vedere sono molte. Un taxista privato ci accompagna a visitare, nell’ordine:

  • L’Holy Shrine
  • La città sotterranea di Noosh Abad
  • Il Bagh e-Fin (Giardino Persiano), stupendo!
  • Abyaneh, un villaggio montano sulla strada per Isfahan, tipico per le sue case di mattoni di fango
  • Natanz, dove abbiamo tempo di vedere solo la moschea

La destinazione finale è Isfahan, dove arriviamo all’ora di cena.

Nota: il taxi privato è stato, a mio avviso, la soluzione migliore per visitare tutte le attrazioni nel poco tempo che avevamo a disposizione. La spesa è abbordabile considerando anche il trasporto fino a Isfahan.

31 dicembre: Isfahan

Masjed-e Shāh
Masjed-e Shāh

Ad Isfahan ci sono tante cose da vedere e noi abbiamo a disposizione solo due giorni.

La mattina, visitiamo in primis la grande moschea Masjed-e Jāmé. Effettivamente lascia a bocca aperta, così imponente e colorata. Ci passiamo un’oretta abbondante e poi ci buttiamo nel famoso Bazaar, che collega la Moschea alla piazza principale, Meydan Naqsh-e Jahan. Ci perdiamo nel gozzoviglio di viuzze e di tunnel del Bazaar, perdendo l’orientamento spesso e volentieri.

Sbuchiamo alla fine sulla grande piazza, la seconda al mondo in grandezza, dopo Tien An Men, a Pechino. Inutile il paragone: Meydan Naqsh-e Jahan 10 – Tien An Men 0! Le geometrie sono perfette, la sontuosità della piazza è immediatamente percepibile.

Il pomeriggio è dedicato alla Moschea dello Shaykh Loṭf Allāh (la mia preferita in assoluto) e alla Moschea Masjid-e Shāh.

Non facciamo in tempo a vedere il palazzo, lo lasciamo al giorno successivo e ci spostiamo verso il ponte di Si-o-se Pol, a piedi. Il cielo colora la poca acqua del colore riflesso delle nuvole rosa, viola e rosse.

1 gennaio: Isfahan

Si-o-se Pol
Si-o-se Pol

E’ venerdì ed è tutto chiuso. E’ una cosa che non avevamo considerato, questa del venerdì, e in effetti è un po’ una rottura. La mattina visitiamo il palazzo Hasht Behesht e la reggia di Chehelsotun. Torniamo poi in piazza Meydan Naqsh-e Jahan per vedere il palazzo Ali Qapu, tralasciato il giorno precedente ma lo troviamo chiuso, causa manifestazione politica. Decidiamo di non aspettare la riapertura e ci incamminiamo verso il quartiere armeno, al di là del fiume. In un’oretta raggiungiamo la Cattedrale di Vank e ci infiliamo in un caffè (l’espresso più buono di tutto l’Iran, assicurato). Purtroppo piove e noi ne approfittiamo per rilassarci nel caffè e studiare il programma del giorno seguente.

Nota: Isfahan è la città che, in assoluto, mi è piaciuta di più. Per mancanza di tempo le abbiamo dedicato solo due giorni. Se hai la possibilità di fermarti una mezza giornata in più, ti consiglio di farlo. Tutti i posti che abbiamo visitato meritano di esser visti, eccetto, a mio avviso, il palazzo Hasht Behesht.

2 gennaio: Isfahan – Yazd

Masjed-e Jāmé
Masjed-e Jāmé

Di buon’ora prendiamo il VIP bus che ci porta a Yazd e 5 ore dopo siamo in hotel. Piove a dirotto, alla faccia delle previsioni che davano sole e 17 gradi! Visitiamo il Museo dell’acqua, la Moschea del Venerdì e ci perdiamo per le viuzze di fango della città vecchia.

Yazd diventa presto la mia seconda città preferita, dopo Isfahan. È piccola ma molto caratteristica. Yazd è la città dei Bagdir, le torri del vento, e dei Khanat, il sistema di irrigazione sotterraneo simile a quello che abbiamo trovato nello Xingyang Cinese.

3 gennaio: Yazd

Yazd - Prigione di Alessandro
Yazd – Prigione di Alessandro

Finalmente visitiamo la città con il sole. Percorriamo le vie a nord, godiamo della vista stupenda dal tetto di un caffè e visitiamo la Prigione di Alessandro.
All’una ci incontriamo con Mehran, la nostra guida, che domani ci porterà a Shiraz passando per Pasagarde, la Necropoli e Persepoli. Oggi si è spontaneamente offerto di scorrazzarci in giro per Yazd.

Visitiamo quindi i siti zoroastriani: le Torri del Silezio, il Tempio del Fuoco e il giardino Dowlat Abad.

Alle 18:00 assistiamo allo Zurkhaneh, letteralmente “Casa della Forza”, una sorta di palestra in cui si pratica una disciplina tradizionale che è un mix tra un ballo e un allenamento fisico vero e proprio.

Nota: Yazd è bella da passeggiare. E’ un labirinto di vicoli, piazzette, cisterne dell’acqua e torri del vento. Al tramonto offre scorci dai colori mozzafiato.

4 gennaio: Yazd – Pasargade – Necropoli – Persepoli – Shiraz

Presepoli - Porta delle Nazioni
Presepoli – Porta delle Nazioni

Partenza ore 7:00 in direzione Shiraz. Ci fermiamo dopo 4 ore a Pasargade, dove si trova la tomba di Ciro. Purtroppo è l’unico monumento “decentemente” conservato del sito. Un po’ delusi, decidiamo di muoverci alla svelta per evitare di arrivare a Persepoli troppo tardi.

La Necropoli, invece, a soli 5 km da Persepoli, è interessante. Mi dicono somigli a quella di Petra in Giordania, solo in scala molto ridotta.

Ma è Persepoli la chicca della giornata: peccato averla vista un po’ di corsa, data la chiusura alle ore 17:00. Persepoli è grande, anche se non come me lo aspettavo. Purtroppo, non sapendolo, abbiamo trascorso poco tempo nella parte più bella del sito: l’Apadana. Le scalinate di accesso alla corte sono piene di stupendi rilievi che mostrano le processioni dei rappresentanti delle nazioni soggette alla dinastia Achemenide che portano regali e tributi al re.

Nota: se hai la possibilità, ovvero mezza giornata in più a disposizione, organizzati da Shiraz con un tour a Persepoli e Necropoli in mezza giornata. In questo modo riesci a visitare con più calma il sito più interessante, tralasciando Pasargade.

5 gennaio: Shiraz

Imamzadeh-ye Ali Ebn-e Hamze
Imamzadeh-ye Ali Ebn-e Hamze

Dedichiamo a Shiraz il nostro penultimo giorno in Iran. Ci infiliamo nella moschea Nasir al-Mulk, anche detta Moschea Rosa. È decisamente una delle cose più belle che abbia visto in Iran, così insolitamente colorata e decorata. Il mio consiglio è di visitare la moschea al mattino, quando i raggi del sole penetrano orizzontalmente nella sala delle preghiere, inondandola di colori.

Ci spostiamo poi nella cittadella di Karim Khan (Arg), alla moschea Vakil, al mausoleo dello scià Cherag. Visitiamo il Bazaar e ci dirigiamo verso nord, al di là del fiume, al Mausoleo Ali Ibn Hamzeh e poi su fino alla Tomba di Hafez.

Ci muoviamo ancora più a nord e raggiungiamo la Porta del Corano. Da lì, una ripida scalinata ci porta nel punto più in quota della città, dal quale ci godiamo il tramonto.

L’aereo delle 22.00 ci riporta poi a Teheran.

Nota: Shiraz non mi è piaciuta particolarmente, eccezion fatta per la moschea Nasir al-Mulk e la vista della città al tramonto. Non mi sono pentita di averci dedicato solo un giorno anche se, lo ammetto, abbiamo fatto tutto molto di corsa.

6 gennaio: Teheran

Bazaar di Teheran
Bazaar di Teheran

Ed eccoci di nuovo in questa brutta, caotica e superinquinata città.

Oggi è il giorno dello shopping: ci buttiamo nel Bazaar che, credimi, è INFINITO. Ci perdiamo mille volte ma, alla fine, riusciamo a comprare tutto quel che cercavamo: frutta secca e zafferano.

Il pomeriggio è dedicato al Museo Nazionale Iraniano che, in realtà, mi ha un po’ deluso.

Usciamo e ci consoliamo in una pasticceria deliziosa, ci ricarichiamo e decidiamo di andare nella parte settentrionale della città. Prendere la metro sarà impossibile. Dopo tre treni straripanti, due ragazze si offrono di accompagnarci a destinazione (!) e passiamo una buona oretta in loro compagnia.

La zona nord della città è molto moderna, completamente diversa da quella meridionale. Ci sono grattacieli, ristoranti e caffè alla moda. Ci infiliamo in una casa da te e ci rilassiamo un po’, in attesa dell’ora di cena e poi, del rientro in aeroporto.

7 gennaio: Teheran – Roma – Milano

Ore 3:15, le porte dell’aereo si chiudono. Tolgo il velo dalla testa, felice di non doverci più aver a che fare. In realtà, mi dispiace partire.

In questo viaggio abbiamo assaggiato un po’ di Iran, ci è piaciuto, ci torneremo. Dopotutto, dovremo continuare, prima o poi, il nostro percorso sulla Via della Seta: Mashad, Tabriz, i Castelli degli Assassini.

C’è ancora tanto Iran da scoprire e noi non vediamo l’ora.

Written by:
Elena Frigerio
Published on:
11 Febbraio 2016
Thoughts:
18 commenti

Categories: Iran

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Roberta

    7 Marzo 2016 alle 17:55

    Sogno di visitare l’Iran, sopratutto Yazd. Bellissimo itinerario, forse escluderei Teheran ☺

    Rispondi
    • Elena Frigerio

      7 Marzo 2016 alle 18:57

      Ciao Roberta, grazie mille! Guarda, se tornassi indietro dedicherei solo un giorno a Teheran. Yazd invece mi ha incantata, la consiglio!

      Rispondi
  2. Elena

    4 Luglio 2016 alle 14:38

    ….ohhhhh… come mi piacerebbe visitare l’Iran!!!
    Lo immagino come un luogo di grande fascino e storia millenaria!!!

    Bellissime foto!!!

    Rispondi
    • Elena Frigerio

      4 Luglio 2016 alle 15:13

      Elena è bellissimo, te lo consiglio! E’ proprio come te lo immagini. E poi le persone sono di un’ospitalità sincera così spiazzante… 🙂

      Rispondi
  3. Alessandro Ceci

    8 Novembre 2016 alle 19:38

    Buonasera Elena,
    Mi chiamo Alessandro e ho letto con molto interesse il tuo reportage. Sono un viaggiatore appassionato anche io e sto pensando di organizzare un viaggio in Iran per il prossimo anno. Vorrei avere alcuni consigli. Prima di tutto itinerario: 14 giorni suddivisi tra 2 Teheran 2 kashan 4 Isfahan 3 Yazd 3 Shiraz. Secondo te è una giusta suddivisione? Poi volevo anche un altro consiglio: sto pensando, spendendo un po’ di più di arrivare a Shiraz da Venezia (dove abito) poi risalire verso Teheran e ripartire da lì verso Italia. In pratica eviterei il volo interno e guadagnerei una mezza giornata. Domanda: che tu sappia è agevole ottenere il visto all’arrivo a Shiraz? Ti ringrazio per le risposte che mi potrai dare… Complimenti per il blog…

    Rispondi
    • Elena Frigerio

      8 Novembre 2016 alle 21:37

      Buonasera Alessandro,
      innanzitutto grazie di essere passato a leggere. 🙂
      Secondo me la suddivisione dei giorni che hai in mente è perfetta. In questo modo ti godrai tutto con calma.
      Anche arrivare direttamente a Shiraz è una buona idea, secondo me. Non sono informata sulla possibilità di rilascio del visto in quell’aeroporto. So che a Teheran non dovresti aver alcun problema, salvo il caso in cui tu abbia visto o timbro di Israele sul passaporto: in tal caso consigliano di farlo prima di partire.
      Potresti fare un colpo di telefono in consolato, credo ti sapranno dire qualcosa di più (tel. 02 89658800, dalle 14.00 alle 16.00 da lunedì a giovedì). L’unica cosa che devi fare prima di arrivare in Iran è l’assicurazione sanitaria (qualsiasi, è indifferente).
      Mi spiace di non poterti aiutare, io ero atterrata a Teheran quindi so di per certo che lì lo puoi fare in loco, ma non ho idea se valga anche per Shiraz.
      Comunque complimenti per il tuo sito. Non lo conoscevo e lo leggerò molto volentieri. Sono un’appassionata della via della Seta.
      Se hai bisogno di ulteriori info sono qui! 🙂

      Rispondi
      • Alessandro Ceci

        8 Novembre 2016 alle 21:44

        Ti ringrazio… se avrò ulteriori dubbi ti scriverò! Ciao.

        Rispondi
      • Elena

        2 Dicembre 2016 alle 18:22

        Sono appena tornata dall’Iran dove ho fatto il percorso tradizionale da nord a sud. Secondo me è la cosa migliore perché le cose più belle sono al sud ed è quindi meglio lasciarle alla fine; noi per ultima abbiamo visitato Isfahan e da lì verso sera siamo andati direttamente all’aeroporto a Teheran dato che i voli partono tutti verso le 3 di notte.
        Bellissimo viaggio

        Rispondi
        • Elena Frigerio

          3 Dicembre 2016 alle 11:58

          Isfahan a me è piaciuta da morire. Voi l’avete lasciata alla fine e avete fatto bene! Condivido in pieno, splendido viaggio! 🙂

          Rispondi
          • Alessandro Ceci

            4 Dicembre 2016 alle 09:27

            Fantastico… ero un po’ dubbioso se iniziare da sud e finire a Teheran o viceversa. In base a quello che dite penso che inizierò dalla capitale e poi ripartirò da Shiraz verso L’Italia…

  4. Lino

    6 Dicembre 2016 alle 16:25

    Sarò in Iran a Maggio 2017 e stò cercando di capire quale può essere il miglior itinerario per un viaggio di 14 giorni compreso il viaggio da bergamop a teheran.
    Ho letto con molto interesse il tuo bel diario di viaggio.
    C’è la possibilità di avere il report con ulteriori informazioni?
    ho provato a scaricarlo da box ma non sono riuscito.

    Rispondi
    • Elena Frigerio

      6 Dicembre 2016 alle 17:55

      Ciao! Intanto grazie per avermi avvisato che il box non funziona. Lo sistemerò al più presto! 🙂 Intanto, se vuoi, manda pure una mail a nataconlavaligia@gmail.com così ti mando subito il PDF direttamente nella tua casella di posta. A presto e se hai domande chiedimi pure 🙂

      Rispondi
  5. Alessandro

    16 Gennaio 2017 alle 14:00

    Buongiorno Elena.
    Avevo scritto qualche tempo fa per avere informazioni sull’Iran.

    Sono arrivato al punto di aver definito l’itinerario di massima. Devo ora decidere una cosa “cruciale”…
    Volo internazionale di rientro a Venezia: da Shiraz (VCE-THR-SYZ-VCE) oppure da Teheran (VCE-THR-VCE)?

    Soluzione 1: risparmio una mezza giornata MA orari scomodi e prezzo quasi doppio
    Soluzione 2: perdo una mezza giornata ma orari decisamente più comodi e prezzo molto conveniente (350 Euro a/r con Austrian)

    Propenderei quindi per la soluzione 2 ma ti chiederei un consiglio: quale compagnia di volo locale per la tratta interna Shiraz – Teheran?
    TI ringrazio!

    Rispondi
    • Elena Frigerio

      16 Gennaio 2017 alle 16:14

      Buongiorno Alessandro, noi abbiamo volato con Iran Air e avevamo speso circa 50 USD a testa. Anche io farei opzione 2 comunque. 🙂

      Rispondi
  6. Rina Blancato

    24 Agosto 2017 alle 00:14

    Vorrei andare in Iran il prossimo anno .
    Vorrei fare Shiraz Esfhaan Persepoli Yadz …ecc

    Rispondi
    • Elena Frigerio

      28 Agosto 2017 alle 18:29

      Rina, te lo consiglio vivamente. E’ un paese stupefacente.
      Se poi dovessi avere qualche giorno in più mi han detto che il deserto merita. In che periodo vorresti andarci?

      Rispondi
  7. Alessandro Ceci

    29 Ottobre 2017 alle 18:54

    Buonasera Elena.

    Faccio seguito ai miei commenti dello scorso gennaio. Appena tornato dall’Iran: due settimane semplicemente fantastiche!

    Città d’arte stupende, persone a dir poco meravigliose, un paese accogliente e veramente comodo da visitare. Ho fatto numerosi viaggi e questo in effetti è stato uno dei più rilassanti proprio per l’ospitalità degli iraniani. Teheran con un fascino “austero” e una metropolitana molto moderna, Kashan con le sue case tradizionali e un bazar che è un piccolo gioiellino. E poi Isfahan a mio avviso la più bella città, l’esotica Yazd, Shiraz e i suoi bazar sterminati, l’archeologia, i villaggi di montagna, Qom…

    Che dire? Un’esperienza unica!
    Ti ringrazio per i consigli…
    Buona serata.

    Rispondi
    • Elena Frigerio

      30 Ottobre 2017 alle 10:22

      Ciao Alessandro, sono davvero felice che ti sia trovato bene in Iran. E sono altrettanto felice di esserti stata d’aiuto. Un abbraccio e buoni viaggi!

      Rispondi

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