Prendi una natura rigogliosa, selvaggia e quasi incontaminata. Prendi ora un pugno di case e gettalo a gruppetti qua e là, un po’ in valle, un po’ sulle pendici dei monti Martani. Poi disegna una strada – mica tanto grande eh – che attraversa la Valle Umbra e ricongiunge Roma a Rimini. Ecco, la chiameremo Flaminia (ti dice niente?). Lungo questa strada incapperai in un piccolo borgo medievale che si chiama Bevagna.
Noi l’abbiamo scoperto quasi per caso, nei nostri due giorni last second in Umbria.
E ci è piaciuta così tanto che ho deciso di raccontartela.
I primi insediamenti umani risalgono all’età del ferro ma è con la conquista da parte dei romani che si hanno le prime notizie storiche dell’antica Bevagna (Mevania). Mevania godeva di una posizione strategica in quanto situata al centro di un sistema di comunicazione fluviale e viario non indifferente. La via Flaminia costituiva il decumano di questo piccolo borgo che, allora, aveva un ruolo commerciale di tutto rispetto nella Valle Umbra.
Mevania raggiunge il suo massimo splendore tra il 220 a.C. e il 300 circa d.C.
Dopo il III secolo d.C. la città entra in un periodo di decadenza. I resti romani sono tuttora visibili, a partire dal tratto urbano della via Flaminia (ora Corso Matteotti) fino ad arrivare ai resti del Teatro e delle Terme romane. La Bevagna moderna mostra più evidentemente il suo lato medievale, costruito in parte sui resti romani e in parte in una nuova area posta un po’ più a sud, dove sorge Piazza Silvestri.
A proposito di Medioevo, tutti gli anni a Bevagna si tiene un’interessante rievocazione storica chiamata Mercato delle Gaite. Le Gaite sono i rioni di Bevagna e sono quattro: San Giovanni, San Giorgio, Santa Maria e San Pietro. Durante questa festa vengono riscoperti i cibi, i costumi, i mestieri e la musica del Medioevo. Quest’anno la festa si svolge dal 16 al 26 Giugno 2016. Se sei in Umbria in quel periodo, non perdertela!
Noi abbiamo avuto un assaggio dell’esperienza nel week end del 25 aprile. Si è tenuta infatti, come tutti gli anni, la Primavera Medievale, che è sostanzialmente un’anticipazione della manifestazione di Giugno.
Visitare Bevagna è molto semplice. Il borgo, attualmente popolato da circa 6 mila abitanti, si sviluppa lungo Corso Matteotti e attorno a piazza Silvestri. Mezza giornata sarà sufficiente per vedere le attrazioni principali e godersi con tutta tranquillità questo piccolo gioiello nel cuore dell’Umbria.
La Bevagna Romana
E’ la parte della città che più mi è piaciuta, forse grazie all’incontro con Filippo, custode e guida che ci ha accompagnati nella visita al Teatro Romano.
I resti romani più interessanti sono quelli relativi al Tempio Romano nei pressi di Via Crescimbeni, quelli delle Terme (purtroppo chiuse) e quelli del Teatro, situato tra via San Francesco e Corso Matteotti.
La visita al Teatro Romano è qualcosa che non potrai perderti per alcun motivo al mondo. Filippo, un appassionato di medioevo, cultura e linguistica, ci ha accompagnati in un viaggio stupefacente di tradizioni, usi e costumi medievali inevitabilmente riflessi nella vita di oggi.
Ad esempio:
- sai che nel Medioevo si dormiva seduti? Ecco il motivo per cui i letti, nel medioevo, erano tutti così piccoli e perché oggi chiamiamo spalliera e schienale la parte alta del nostro letto: fungeva appunto da supporto a spalle e schiena!
- Sai da dove deriva il termine “appannato”? Dal fatto che, nel Medioevo, non esistevano i vetri e, per ripararsi dal freddo, le finestre venivano sigillate con un panno imbevuto di cera. Non era quindi possibile guardarvi attraverso e… voilà, ecco perché oggi si dice che il vetro è appannato.
- Sai perché ancora oggi si dice che rompere lo specchio porti sfortuna così come spargere accidentalmente il sale a terra? Semplicemente perché questi prodotti erano molto costosi, in epoca medievale, e ricomprarne di nuovi avrebbe “figurativamente” mandato in disgrazia una famiglia. È pure lo stesso motivo per cui, quando andiamo al ristorante e ci fanno pagare molto, diciamo che il contro è salato.
- Sai che il vetro era il materiale più prezioso del medioevo? Solo i ricconi potevano permetterselo e, durante i banchetti, più calici di vetro si sfoggiavano, più la persona era importante, ricca e potente. Dato l’elevato costo di questo materiale, di bicchieri ce n’erano pochi ed i commensali bevevano in gruppi dallo stesso calice. Insomma, oggi c’è la Ferrari, ieri c’era il servizio da 8!
- Ed infine, hai fatto caso a quante cose di colore rosso diamo un certo tono od una certa importanza? Ad esempio, quando si inaugura una nuova attività, si taglia un nastro rosso; quando arriva capodanno, si indossa un indumento rosso, per dare importanza all’anno che viene – e sperare nella buona sorte. La storia del colore rosso ha origini Medievali. Il colore rosso era molto difficile da realizzare, per questo costava molto e solo le persone ricche potevano permettersi abiti rossi.
Potrei andare avanti ancora ma non vorrei poi toglierti il la voglia di incontrare Filippo di persona, personaggio un po’ strano e di indubbia cultura.
Al di là di quest’esperienza, il teatro romano è davvero qualcosa di meritevole. La grandezza delle arcate fa presupporre una capienza di circa 10 mila spettatori. Solo Roma, Napoli e Milano vantavano teatri così grandi. Questo dovrebbe far riflettere sull’importanza di Bevagna in epoca romana.
In epoca Medievale, poi, le logge del teatro vennero adibite ad abitazioni, tuttora presenti. Se dai una rapida occhiata alla disposizione di queste case, infatti, noterai la disposizione a mezzaluna, disegnata appunto dal preesistente anfiteatro.
La Bevagna Medievale
Le testimonianze medievali della città si possono trovare nella Porta Cannara, in Piazza Silvestri, tra le più importanti piazza medioevali della regione in cui si trovano il Palazzo dei Consoli (1.270), la Chiesa di San Michele (XII secolo) e la bellissima chiesa di San Silvestro (1.195).
La Chiesa di San Francesco (1.275) si trova dietro al Teatro Romano, in via San Francesco.
Dove mangiare
Lungo Corso Matteotti troverai numerosissime trattorie e ristoranti di cucina tipica umbra. Noi abbiamo cenato alla Bottega di Assù, un posticino particolarissimo a ridosso di piazza Silvestri. Il locale è minuscolo, ha solo 3 tavoli, quindi è bene prenotare. Assunta, la cuoca nonché proprietaria, è fantastica: cucina prelibatezze umbre e ti coccola come se fossi a casa.
L’indirizzo è questo: Corso Matteotti 102, 06031 Bevagna (PG) // Tel: 0742/360978
Prima di lasciare Bevagna, ricordati di fare scorta di dolcetti tipici presso il forno in Piazza Matteotti.
Elisa
Ma quante informazioni e curiosità! Non ho mai sentito nominare questo borgo ma è sempre bello scoprire qualcosa di nuovo leggendo articoli come questo. 🙂
Elena Frigerio
Grazie Elisa, il borgo merita davvero una visita! E poi è a solo un paio d’ore da Roma, volendo la puoi fare in giornata 😉
Lucia
e stata una delle vacanze più interessanti che ho fatto una bellissima città di cui non se ne parla mai spero che questi posti vagano valorizzati di più con informazioni anche attraverso la tv e stato bello conoscere il gentilissimo e divertente Orlando Filippo, che ci ha saputo intrattenere con il racconto e le riflessioni che ci ha fatto riflettere su tante cose, consiglio di non perdervi questa opportunità di storia e sapienza