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cosa fare a la paz

Cosa fare a La Paz e dintorni

cosa fare a la paz

La Paz è stata una piacevole scoperta. Nonostante fossi partita dall’Italia con l’idea di trovarmi di fronte ad una megalopoli orrenda, mi sono ricreduta perché le cose da fare a La Paz sono tante ed eterogenee. In questo post troverai qualche spunto per riempire le tue giornate nella capitale di fatto della Bolivia.

La Paz è una città caotica incastrata in un canyon impervio. Quando la si vede per la prima volta, dall’alto, non si può non rimanerne estasiati. Non mi era mai capitato di vedere un nugolo così esteso di casette color mattone, appiccicate l’un l’altra e a loro volta sui ripidi versanti della montagna.

Oggi ti voglio raccontare un po’ di questa città che ci ha piacevolmente stupiti per il gran numero di cose da fare.

La Paz: la città
Cosa fare a La Paz
Cosa fare nei dintorni di La Paz
Come arrivare a La Paz
Dove dormire a La Paz

La Paz: la città

La Paz è la capitale di fatto della Bolivia. Si trova ad un’altezza di 3600 metri circa sul livello del mare e conta 3 milioni di abitanti.

Nonostante l’altitudine possa far pensare ad una città sul cucuzzolo della montagna, la caratteristica di La Paz è proprio quella di essere chiusa in un profondo canyon. Il centro della città si trova sul fondo di questa gola.

La Paz si divide in quattro zone:

  • Il Centro, tagliato diagonalmente da Avenida El Prado, è il fulcro commerciale della città nonché la sede dei punti di interesse più significativi. Qui si trovano i vari mercati, Plaza Murillo con il palazzo governativo, Plaza San Francisco, con l’omonima chiesa e le vie turistiche di Sagarnaga e Linares.
  • Sopocachi, il distretto finanziario, una zona ricca di ristoranti e di locali.
  • La Zona Sur, ossia la zona bene di La Paz, in cui vivono gli abitanti più ricchi e gli uomini d’affari.
  • El Alto, un distretto situato a nord-ovest del centro, sviluppatosi a seguito dell’apertura dell’aeroporto internazionale di La Paz. El Alto è un’enorme cantiere stradale aperto, ai margini del quale si ammassano casupole e baracche di lavoratori sottopagati e in precarie condizioni sanitarie.

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Cosa fare a La Paz

Il mio consiglio è sempre quello di perdersi un po’ tra le vie della città, passeggiando seguendo l’istinto e la curiosità personale. C’è da dire, però, che La Paz non ha proprio la fama di essere la città più sicura al mondo e, per quanto non ci sia mai accaduto niente di spiacevole, il mio consiglio è quello di non aggirarsi in zone troppo isolate, soprattutto dopo il tramonto.

La zona di El Alto, che ospita il mercato più grande della Bolivia ogni giovedì e domenica, è preferibile frequentarla di giorno, possibilmente in compagnia e sprovvisti di qualsiasi oggetto di valore. Da El Alto, situata a 4050 mt sul livello del mare, si possono ammirare i più bei panorami sulla città di La Paz. Oltre al mercato, in cui si può trovare davvero di tutto, e alla vista esagerata, El Alto non ha nulla di attraente.

Sopocachi e la Zona Sur, invece, possono offrire diverse alternative di vita notturna, con i ristoranti e i locali più chic, frequentati dalla classe media e dai super ricchi.

Il Centro, invece, è il cuore pulsante della città. Ecco qualche spunto su cosa fare in questo quartiere:

1 – Passeggiare tra le bancarelle del mercato delle streghe

L’esistenza del mercato delle Streghe – o Mercado de la Hechicerìa – è la dimostrazione più concreta del duplice volto del popolo boliviano: da un lato cattolico ma dall’altro profondamente legato alle tradizioni animiste che tutt’ora si tramandano nel tempo.

Non si deve quindi rimanere stupiti se tra una bancarella e l’altra compare un feto di lama essiccato, una pozione magica per scacciare disgrazie o intingoli puzzolenti per guarire un mal di stomaco. Per non parlare del terribile alcool al 96% vol. che è bene bere prima di qualsiasi impresa più o meno pericolosa, in segno di buon auspicio.

Tutte queste chincaglierie, amuleti, liquidi improbabili servono essenzialmente ad una cosa: a ringraziare e accontentare Pachamama, ossia la Madre Terra. Lei dà e toglie agli uomini qualsiasi cosa: il cibo, la salute, la fortuna, i soldi. E a lei sono rivolti i riti propiziatori di tutti i giorni.

A Pachamama, ad esempio, si offre un feto di lama essiccato quando si deve costruire la propria casa: lo si interra ben bene sotto le fondamenta per essere sicuri di avere la sua approvazione, si invocano festeggiamenti in suo onore e solo dopo, si inizia a costruire qualcosa.

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2 – Osservare la quotidianità cittadina seduti in piazza

Due sono le piazze che secondo me danno un’idea omnicomprensiva delle abitudini degli abitanti di La Paz:

Plaza San Francisco, su cui si affaccia l’omonima chiesa, è la piazza più grande e animata della città. Qui ci si trova una grande quantità di gente indaffarata nelle più disparate attività: chi lustra le scarpe, chi vende pane e chi patatine fritte, chi corre verso Avenida El Prado per prendere al volo un Micro o chi semplicemente sta seduto sui gradini della chiesa lasciandosi scorrere i minuti addosso. Ogni giorno accade qualcosa di diverso: è un bello spaccato di vita Pacena nel quale consiglio di immergersi per almeno un’oretta.

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Plaza Murillo, invece, è meno chiassosa e movimentata ma altrettanto popolata da donne e bambini che si rincorrono all’infinito. Sulla piazza si affacciano la Cattedrale di La Paz (1835), il Palazzo del Governo, residenza ufficiale del Presidente della Bolivia, anche detto “Palacio Quemado” (palazzo bruciato) a causa dei ripetuti incendi di cui è stato vittima.

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3 – Godersi il panorama dai “mirador” cittadini

Una cosa che mi piace fare è osservare dall’alto le città che visito. Che sia da una collina, da un edificio sopraelevato o da un aereo, osservare una città dall’alto è come ricevere un biglietto da visita: ci si fa una prima idea, si inizia a conoscersi, a grandi linee.

E poi sì, sono un po’ fissata in questa cosa del vedere le cose dall’alto.

La Paz offre diversi “mirador” da cui, appunto, ammirare lo skyline cittadino.

In assoluto, il colpo d’occhio migliore lo si cattura da El Alto, all’arrivo della teleferica.

Esiste poi un parco cittadino molto curato e assolutamente sicuro da cui si può godere di una vista profonda di tutta la zona a nord di Sopocachi. Questo è il parco Likaikota e il mirador prende il suo nome.

Il parco è raggiungibile con mezz’ora di camminata dal centro. In alternativa si può prendere un Micro da Plaza San Francisco, direzione sud.

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4 – Fare shopping in Calle Sagarnaga

Calle Sagarnaga è la via più turistica di La Paz ma anche la più economica in cui fare shopping di artigianato locale.

Non sono un’amante di questo tipo di attività ma ammetto di aver acquistato una borsa a secchiello fatta con tessuto tipico. Ho controllato l’assenza di etichette indicanti “made in China”. Anche se so che non è garanzia di fattura artigianale, ho pensato che a quella signora Quechua dalle lunghe trecce nere e il volto segnato dal freddo e dagli anni, avrebbero fatto comodo i miei 25 bolivianos.

In Calle Sagarnaga si trova di tutto: guanti, sciarpe, cappelli, borse e tessuti, magliette e calamite.

Cosa fare nei dintorni di La Paz

Dalla città di La Paz ci sono innumerevoli opzioni di gite fuori porta.

Tutto dipende dal numero di giorni disponibili e dal tipo di attività che si preferisce fare.

Due o più giorni:

1 – Lago Titicaca e Isla del Sol: questa escursione avremmo tanto voluto farla ma, ahimè, il tempo stringeva e abbiamo dovuto rinunciare. Esistono diversi autobus che collegano La Paz al lago Titicaca, precisamente a Copacabana. Il viaggio dura circa tre ore e mezza. Dopodiché è necessario prendere il traghetto per l’Isla del Sol (un’altra ora). Il viaggio è lungo e quindi è meglio avere a disposizione due o tre giorni per non rischiare di non vedere nulla. Esistono anche dei tour preconfezionati dalle varie agenzie di cui è piena La Paz.

2 – Trekking o scalate di più giorni: non si può fingere di non vedere le vette imbiancate che circondano La Paz. La opzioni per fare un trekking oppure per scalare l’Illimani o lo Huayna Potosì sono le più disparate. Ci si può appoggiare alle agenzie turistiche (meglio scegliere in questo caso agenzie specializzate) oppure cercare di contattare delle guide locali.

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Un giorno solo:

1 – Escursione a Tiwanaku: il sito di Tiwanaku è in assoluto il più gettonato nonché il più affollato. Tiwanaku si trova a circa 80 chilometri da La Paz ed è il sito precolombiano più importante della Bolivia. Qui si stabilì e si sviluppò la civiltà Tiwanaku da cui, si dice, discendano gli Inca. La civiltà fu spazzata via da non si sa bene quale cataclisma e tutt’oggi si fatica a ricostruirne le origini.

Nonostante quest’aura di mistero circa l’evoluzione e la storia di questo popolo, il sito non ha nulla di tenebroso o inquietante: direi piuttosto che è l’espressione massima del turismo di massa in Bolivia. A parte questa personale considerazione, ho trovato il museo abbastanza interessante. Il resto del sito, non è stato purtroppo così grandioso come me lo aspettavo.

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2 – In bici sulla Carretera de La Muerte: se vuoi provare qualcosa di diverso, questa è un’esperienza unica al mondo. Non ti preoccupare, non è per nulla pericolosa come farebbe intendere il nome e non serve nemmeno essere dei ciclisti provetti per poterla affrontare. Ma mi ero ripromessa di riparlarne in un post dedicato, e così farò… 🙂

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3 – Trekking e passeggiate di un giorno:

  • la passeggiata più proposta dai tour operator è quella a Chacaltaya, un tempo famosissima stazione sciistica boliviana, ora sempre meno innevata. Chacaltaya si trova a 25 chilometri da La Paz, ad una quota di circa 5000 metri sul livello del mare. In realtà la passeggiata è molto breve, visto che si viene portati al rifugio in auto e la vetta resta solo 100 metri più in su.
  • Un’alternativa un po’ più impegnativa è il trekking alla Laguna Chiarkota o il proseguimento al Pico Austria. Noi abbiamo preferito questa che, nonostante fosse tecnicamente molto facile, si è rivelata impegnativa dal punto di vista dell’altitudine.

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4 – Valle della Luna: quest’escursione di mezza giornata viene solitamente abbinata a Chacaltaya oppure proposta a bordo di quad.

Come arrivare a La Paz

In aereo:

Il modo più comodo per raggiungere La Paz è dall’Aeroporto internazionale di El Alto, che si trova a 10 km dal centro della città. Per raggiungere il centro cittadino abbiamo preso un taxi autorizzato (60 BOB tariffa fissa).

In bus:

La maggior parte delle destinazioni, nazionali e internazionali, sono servite dal Terminal de Buses in Plaza Antofagasta. Il posto ci è sembrato abbastanza sicuro, al contrario di quel che scrive Lonely Planet.

Sul piazzale di fronte alla stazione ci sono, anche qui, i taxi ufficiali (15 BOB per una qualsiasi destinazione in città, un po’ di più per raggiungere la Zona Sur) oppure i comodissimi micro, pulmini da 15 posti che congestionano letteralmente la città.

I micro non hanno un numero di linea vero e proprio: il tragitto che compie è esposto sul parabrezza ma fate prima a chiedere al conducente. Una corsa in micro costa 2 BOB.

Dove dormire a La Paz

La zona più comoda è in assoluto il Centro. Qui si trovano sistemazioni di ogni tipo, dagli ostelli a due lire a Hotel di buon livello.

Nella scelta dell’hotel ricordati di verificare che vi sia il riscaldamento o, quantomeno, di affittare una stufetta elettrica per riscaldare la camera.

Noi abbiamo dormito in due strutture diverse e, nonostante appartenessero a categorie opposte, ci siamo trovati molto bene in entrambe. Ammetto di non essere un viaggiatore esigente e mi accontento del fatto che la struttura sia pulita e riscaldata.

Written by:
Elena Frigerio
Published on:
19 Ottobre 2016
Thoughts:
2 commenti

Categories: Bolivia

Interazioni del lettore

Commenti

  1. vincenzo

    22 Maggio 2017 alle 14:29

    Ciao elena, puoi indicarmi gli hotel dove hai soggiornato a La Paz? grazie

    Rispondi
    • Elena Frigerio

      22 Maggio 2017 alle 16:41

      Ho dormito due notti all’Hotel Rosario, molto carino, standard europei.
      Poi abbiamo avuto l’inconveniente del bus che non è partito quindi abbiamo fatto una notte a Sol Andino Hostal, nella via accanto, un ostello pulito ma molto basico.
      Ovviamente sono due standard completamente diversi ma mi sono trovata bene in entrambe i posti.

      Rispondi

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