Il Sentiero del Viandante è un itinerario escursionistico che collega il piccolo borgo di Abbadia Lariana a quello di Colico, in provincia di Lecco. Il sentiero, che si sviluppa sulla sponda orientale del lago di Como, è lungo 45 chilometri e viene solitamente suddiviso in quattro tappe.
Domenica scorsa, complice una bella giornata di sole e tanta voglia di camminare, ho percorso le prime due tratte, ossia Abbadia Lariana – Lierna e Lierna – Vezio (Varenna) nella variante alta.
Il Sentiero del Viandante: la storia
Come si andava da Lecco a Colico prima dell’Ottocento? Sicuramente via lago, sfruttato soprattutto per il trasporto merci, ma anche via terra, lungo antichi tracciati che, a seconda delle epoche storiche e della loro localizzazione, furono battezzati con nomi diversi: via Ducale, via Regia, via Napoleona.
Alcuni storici fanno risalire l’origine del sentiero all’epoca romana ma non esistono documentazioni a supporto di questa tesi. Si inizia ad aver traccia scritta dell’esistenza di questo percorso dal 1606, anno in cui l’Ingegner Rinaldi fu incaricato dal Governatore del Ducato di Milano di progettare una strada che unisse Milano al Forte di Fuentes, vicino a Colico.
L’attuale denominazione di Sentiero del Viandante venne adottata a partire dal 1992, anno in cui l’ente di promozione turistica lecchese sistemò e valorizzò il sentiero a fini turistici ed escursionistici.
Il Sentiero del Viandante: il percorso
Il Sentiero del Viandante unisce Abbadia Lariana a Piantedo, una frazione di Colico. È lungo 45 km e si sviluppa ad un’altezza di circa 300-400 metri sul livello del mare, ossia 200 metri sopra il livello del lago di Como.
Il percorso è piuttosto facile e offre costantemente scorci naturalistici mozzafiato. Ad esclusione della seconda tappa, classificata come “Escursionistica”, le altre sono tutte classificabili come “Turistiche”.
Si svolge su sentieri, mulattiere, piccole strade asfaltate ed è ben segnalato da targhette metalliche di color arancione. Fortunatamente è un percorso poco frequentato e non si corre il rischio di affollamento lungo i sentieri.
Raggiungerlo è molto semplice in quanto corre parallelo alla linea ferroviaria che collega Lecco a Colico/Sondrio. Io, ad esempio, ho preso il treno Bergamo – Abbadia Lariana (con cambio a Lecco) all’andata e Varenna Esino – Bergamo (sempre con cambio a Lecco) al ritorno. Da Milano le corse sono dirette.
Il Sentiero del Viandante: le tappe
Prima tappa: da Abbadia Lariana a Lierna
Punto di partenza: Stazione ferroviaria di Abbadia Lariana
Difficoltà: Facile (T)
Dislivello in salita: 384 mt
Lunghezza: 12 km circa
Tempo di percorrenza: 3 ore
Punto di Arrivo: piazza IV Novembre, Lierna
La prima tappa del Sentiero del Viandante inizia ad Abbadia Lariana. Il tratto che da Lecco portava ad Abbadia Lariana fu distrutto quando si costruì l’attuale superstrada.
Il percorso inizia subito dopo le gallerie della statale che da Lecco porta ad Abbadia, a meno di un chilometro dalla stazione ferroviaria. Questo pezzo è un po’ brutto e pericoloso, nel senso che si cammina sulla statale e non ci sono marciapiedi. Fate attenzione alle auto e ai ciclisti che corrono a bordo strada.
Troverete quindi una scala in cemento e la prima targa arancione indicante il sentiero. Da qui, salendo, si inizia la camminata alternando tratti di asfalto a tratti di sentiero sterrato. In alcuni punti le indicazioni non sono visibilissime e io mi sono persa in un paio di occasioni. Niente di che, capirete all’istante di non essere sulla giusta strada e correggerete facilmente.
Il sentiero attraversa gli abitati di Mandello, Maggiana, Rongio, Somana, Sornico (frazione di Lierna) e Lierna.
Lungo questa tappa, non particolarmente esaltante dal punto di vista paesaggistico, soprattutto all’inizio, potrete visitare alcuni siti interessanti quali:
- La bellissima Chiesa di San Giorgio, a Mandello, del XIII secolo, internamente ricoperta da affreschi del XV secolo. È aperta solo la domenica dalle 10.00 alle 12.00 ma se contattate preventivamente la ProLoco di Mandello è possibile richiedere aperture straordinarie.
- La Torre di Maggiana, anche detta del Barbarossa, risalente al XII secolo. Viene chiamata anche Torre del Barbarossa perché Federico I (il Barbarossa) vi soggiornò ospite della famiglia Mandelli nel 1158. Nell’abitato di Maggiana, proprio sul percorso, troverete un bar, dove avrete possibilità di ristoro.
La prima tappa si conclude subito dopo il filare di cipressi posti ai lati della strada che sale al Seminario Clarettiano.
Io, vista l’ora, ho deciso di scendere al lago, prendendo la scalinata di via Genico sulla sinistra, e di fermarmi per pranzo nel bar in piazza.
Qui sotto trovate la mappa GPS registrata con Wikiloc:
Seconda tappa: da Lierna a Vezio (Varenna) – Variante Alta
Punto di partenza: piazza IV Novembre, Lierna
Difficoltà: Media (E)
Dislivello in salita: 866 mt
Lunghezza: 12 km circa (inclusi i 2.5 km che portano da Vezio alla Stazione ferroviaria di Varenna – Esino)
Tempo di percorrenza: 4 ore
Punto di Arrivo: Stazione ferroviaria di Varenna – Esino
La seconda tappa del Sentiero del Viandante inizia Lierna, in prossimità del Seminario Clarettiano e prosegue verso la località Genico.
Io però sono partita da un po’ più sotto, dal lago, essendomi appunto fermata a mangiare. La tappa inizia in salita ma si può subito scegliere se percorrerla seguendo la variante alta oppure la variante bassa.
La variante alta, che è quella che ho percorso io, è molto bella e suggestiva. Si cammina nel bosco, in salita, per un primo tratto e il percorso si sovrappone al sentiero 71 del CAI, per l’Alpe di Lierna.
Anche se nel bosco, è tutto visibilmente segnalato con dei bolli arancioni sulle pietre. Impossibile perdersi.
La salita è ripida all’inizio ma, una volta giunti in cima, il panorama ripaga di qualsiasi sforzo. La vista si allunga fino a Bellagio e oltre: incantevole. Vi lascio qualche fotografia anche se, essendo contro sole, non sono proprio il massimo. Mi sa che per questa volta dovrete accontentarvi. 🙂
Questa tappa mi è piaciuta moltissimo. Esistono tanti punti in cui vi verrà voglia di sedervi e non rialzarvi più. Sarei rimasta ore ad ammirare il paesaggio immersa nel silenzio.
Lungo questa tappa, non perdetevi:
- La radura dell’Alpe di Mezzedo, da cui si gode una vista strepitosa sul lago
- Il Piano di San Pietro, a 992 metri sul livello del mare, che ospita un ampio prato con una piccola chiesa in pietra, ideale per una pausa dalle fatiche della salita
- Il Castello di Vezio
La tappa finisce a Vezio, e io sono scesa ulteriormente fino alla Stazione di Varenna – Esino per prendere il treno e rientrare a Bergamo. Da Vezio alla stazione ci sono ancora due chilometri abbondanti quindi tenetene conto, non come me che ho sottovalutato la distanza e ho perso pure il treno.
Qui trovate la traccia GPS registrata con Wikiloc. Purtroppo la batteria del telefono mi ha abbandonata prima di arrivare alla fine. Aggiungete, ulteriori 3 chilometri per calcolare la distanza totale fino alla stazione ferroviaria di Varenna – Esino.
La seconda tappa ha anche una variante bassa, che non sale fino ai 1000 metri ma si sviluppa più in basso, fino a toccare altitudine massima di 750 metri sul livello del mare.
La terza e la quarta tappa portano rispettivamente da Varenna a Dervio e da Dervio a Piantedo. L’ultima è sicuramente la più lunga (circa 16 chilometri) mentre la terza ha una lunghezza molto simile alle prime due.
Spero di percorrerle a breve in modo da raccontarvele presto qui sul blog.
M.giovanna Lodigiani
Carissima, stupendo il tuo percorso e magnifiche le foto! La chiesa affrescata mi ha del tutto entusiasmata. Che incredibili bellezze ci offre la nostra Italia , ovunque! Un grande grazie per quanto mi fai godere e un abbraccio Giò Lodigiani
Elena Frigerio
Grazie Giò, è vero, tantissimi posti poco noti ma incantevoli nel nostro Bel Paese. Grazie a te che mi leggi 🙂
Tony Forti
Ciao bellissima escursione .
Secondo te è possibile percorrerla in MTB , cioè unire le prime due tappe ‘da Abbadia Lariana a Varenna
tornando dalla stessa strada ?
grazie
ciao