Come funziona una crociera in Antartide? Come scegliere l’itinerario giusto? Quanto costa? Di seguito trovi tutte le informazioni utili per scegliere al meglio.
Primi di proseguire, hai già letto la mia guida di viaggio sull’Antartide? 🙂
Quando abbiamo deciso di lanciarci nell’avventura Antartica non sapevamo proprio da che parte iniziare. Il web è avaro di informazioni: vuoi perché non è un viaggio da tutti i giorni, vuoi perché ti imbatti in decine di siti di operatori turistici che non spiegano molto, se non gli itinerari disponibili, quasi tutti uguali.
Il che non aiuta, semmai confonde.
In questo articolo ho raccolto tutte le informazioni racimolate prima, durante e dopo il nostro viaggio. È un post pratico (di quelli che piacciono tanto a me) che spero possano essere d’aiuto a chiunque desideri vivere quest’avventura indimenticabile.
Prima di iniziare, è doverosa una premessa: abbiamo partecipato ad una crociera organizzata da Quark Expedition, a bordo della nave Ocean Endeavour. Siamo partiti il 20 dicembre 2017 dal porto di Ushuaia e siamo sbarcati nello stesso porto il 30 dicembre 2017.
Ogni informazione contenuta in questo articolo è riferita alla nostra diretta esperienza. L’organizzazione potrebbe variare da operatore ad operatore. Spero comunque che quanto riportato in questo articolo aiuti a far capire come funziona in linea di massima una qualsiasi crociera in Antartide, al di là dell’operatore scelto.
Quando andare
Dove andare: l’itinerario
La nave
Come funziona una crociera in Antartide
Quanto costa una crociera in Antartide
Cosa include il prezzo pagato
Assicurazione di viaggio
Cosa mettere in valigia
Quando andare
Le crociere per l’Antartide vengono effettuate da novembre a marzo, ossia durante la primavera e l’estate australe, corrispondenti al nostro autunno ed inverno.
Nonostante sia il periodo più “caldo” dell’anno, l’Antartide è una regione molto fredda. Per questo motivo, lievi innalzamenti delle temperature influiscono in modo decisivo sul tipo di paesaggio che si osserva e soprattutto, lo specifico ciclo di vita degli animali che lo abitano.
Durante il mese di novembre le temperature saranno un pochino più fresche rispetto a quelle che si troveranno a dicembre, gennaio e febbraio.
Cosa significa? Ad esempio, che si avvisteranno meno iceberg in mare aperto e meno cuccioli di pinguino sulle coste. Si assisterà invece alla cova delle uova, che accade da fine ottobre fino a metà novembre circa.
Lo strato di acqua ghiacciata (ice sheet) che si forma intorno al continente antartico durante l’inverno è ancora piuttosto compatta e questo potrebbe implicare maggiori difficoltà di discesa a terra.
Mano a mano che ci si inoltra nei mesi propriamente estivi (da metà dicembre a fine febbraio), i ghiacci saranno in uno stato di scioglimento più avanzato. Gli iceberg saranno visibili ovunque. I pinguini si staranno occupando dei piccoli, nati intorno a metà dicembre.
La natura cambia anche in base all’itinerario della crociera.
Dove andare: l’itinerario
Le crociere in Antartide si svolgono generalmente:
- Lungo le coste della penisola antartica arrivando, a volte, a passare il circolo polare antartico;
- Alle isole Falkland (o Malvinas) e alle isole South Georgia;
- All’isola di Snow Hill, l’unica in cui si possono trovare i pinguini imperatore.
Più o meno tutte le compagnie offrono gli stessi itinerari di massima che possono anche combinare più destinazioni.
Quel che è d’obbligo dire, però, è che l’itinerario è davvero un percorso di massima. Il capitano e l’equipaggio, infatti, decidono giorno per giorno in base al meteo e alle condizioni dei ghiacci dove andare, quando scendere a terra o quando salire a bordo degli Zodiac.
Di conseguenza anche tutte le attività opzionali prenotate (ad esempio, le uscite in kayak o in SUP o il campeggio a terra) vengono effettuate soltanto se le condizioni meteorologiche sono favorevoli ad un’esperienza in completa sicurezza.
Per quanto riguarda la durata del viaggio, il mio consiglio è di non scendere mai sotto i 10 giorni di crociera a meno che tu non voglia rinunciare all’attraversamento del canale di Drake via mare. In quel caso esistono pacchetti fly&cruise che consentono di risparmiare 4 giorni di navigazione.
La nave
L’International Association of Antarctica Tour Operators (IAATO) è un’associazione internazionale fondata nel 1991 da sette tour operator privati. Ad oggi l’associazione conta più di 100 membri.
La IAATO persegue diversi obiettivi riconducibili allo sviluppo sostenibile del turismo in Antartide, nel rispetto delle regole del trattato antartico.
L’appartenenza di un operatore turistico alla IAATO è sicuramente indice di serietà, professionalità e, soprattutto, di rispetto dell’ambiente.
La IAATO stabilisce le regole secondo cui gli operatori turistici possono svolgere la propria attività sul territorio antartico. Ad esempio:
- Alle navi con più di 500 passeggeri è vietato lo sbarco a terra;
- Viene richiesto agli operatori turistici di coordinare gli itinerari in modo da non avere mai passeggeri di due navi diverse sullo stesso lembo di terra nello stesso giorno;
- Non è consentito lo sbarco di più di 100 passeggeri alla volta.
Sul sito web dell’associazione è presente la lista di tutte le navi autorizzate all’esercizio di attività turistica in Antartide, suddivise per categoria:
- Yachts: fino a 12 passeggeri
- Category 1: da 13 a 200 passeggeri
- Category 2: da 201 a 500 passeggeri
- Cruise Only: più di 500 passeggeri (non autorizzati a sbarcare)
La scelta del tipo di nave influenza in modo significativo l’esperienza di viaggio. È facilmente intuibile come uno yacht da 12 passeggeri possa offrire un’esperienza molto più completa rispetto ad una crociera senza possibilità di sbarco su una nave con più di 500 passeggeri.
Noi abbiamo viaggiato a bordo della nave Ocean Endeavour (Category 1) e ci siamo trovati molto bene, nonostante fosse al completo (200 passeggeri).
Come funziona una crociera in Antartide
Ho scritto della nostra esperienza a bordo della Ocean Endeavour in questo post, ma ora ti racconto come ha funzionato dal punto di vista più pratico.
Imbarco e organizzazione
Il giorno dell’imbarco viene fatto un briefing introduttivo dello staff e delle regole di sicurezza (esercitazione di evacuazione inclusa). Viene fornita tutta l’attrezzatura necessaria per gli sbarchi: parka super termico (che alla fine del viaggio si può portare a casa come souvenir) e stivali di gomma.
Ogni passeggero fa parte di un gruppo (4 nel nostro caso, di 50 persone ciascuno) necessario a regolare il flusso degli sbarchi a terra e delle uscite sugli Zodiac.
Ogni sera, prima di cena, lo staff raduna i passeggeri per il briefing della giornata trascorsa (cosa si è visto, dove si è stati) e per l’anticipazione del programma del giorno seguente. Al di là delle mie aspettative, è un momento molto bello di condivisione di esperienze uniche ed irripetibili.
Gli sbarchi e le crociere sugli Zodiac
Le attività giornaliere di sbarco e di crociera sugli Zodiac vengono annunciate dal Team Leader in filodiffusione in tutta la nave. Vengono effettuate solo in caso di condizioni atmosferiche buone quindi può capitare che, causa maltempo, si passi anche tutta la giornata in nave.
A noi, fortunatamente non è mai successo, ma è da mettere in conto.
Quando le condizioni lo permettono, quindi, il team leader comunica l’ordine di discesa dei gruppi a terra. Alla chiamata, i passeggeri scendono alla Mud Room (o stanza del fango) per prepararsi allo sbarco.
Nella Mud Room deve essere indossato il salvagente di emergenza e infilati gli stivali di gomma.
100 persone al massimo potranno mettere piede a terra contemporaneamente. E le altre che fanno? Navigano le coste o tra gli Iceberg, a bordo degli Zodiac, gommoni neri con un motore potente, capaci di ospitare 12 persone alla volta.
Ogni Zodiac è guidato da membro dello staff, molto competente, che si preoccupa di rendere l’esperienza in mare tanto bella quanto quella a terra.
I gruppi poi si alternano: chi per primo è sceso a terra, farà poi la crociera sullo Zodiac e viceversa.
Se il tempo atmosferico e il programma lo consentono, gli sbarchi sono mediamente due al giorno (mattino e pomeriggio).
I giorni di sola navigazione
Durante i giorni di navigazione, lo staff intrattiene i passeggeri con delle lectures, che non sono altro che delle “lezioni” (solitamente di 30-60 minuti) su diversi temi: i pinguini, le foche, le balene, la geologia, la storia delle spedizioni antartiche, le attività nelle basi scientifiche, la fotografia dell’ambiente antartico ecc.
Lo staff, nel nostro caso, era davvero competente: scienziati, ricercatori e appassionati.
La ristorazione
Colazione, pranzo e cena si consumano nel ristorante della nave.
Colazione e pranzo sono a buffet mentre la cena è servita al tavolo. Tutto è incluso nel prezzo, anche il vino.
Nonostante il nostro cuoco fosse inglese, abbiamo mangiato divinamente. 🙂
Comportamento a terra
Quando si sbarca a terra ci sono delle regole fondamentali da rispettare:
- Non abbandonare a terra rifiuti di qualsiasi tipo e, allo stesso tempo, non portarsi “souvenir” a bordo.
- Non toccare, dare da mangiare e avvicinarsi agli animali. Deve essere sempre mantenuta una distanza di sicurezza di 5 metri. Se poi l’animale si avvicina naturalmente, meglio per noi 🙂 .
- Gli animali hanno sempre la precedenza. SEMPRE.
- Camminare lungo i percorsi prestabiliti e delimitati da bandierine rosse.
- Non fare rumore, urlare, chiamare persone ad alta voce.
Le esperienze a terra sono davvero incredibili. Ospiti di una natura selvaggia, vergine. Circondati da creature che fino al giorno prima abbiamo visto solo nei documentari del National Geographic o su qualche libro di scuola.
Quanto costa una crociera in Antartide
La nota dolente di questo viaggio è il prezzo. Sicuramente carissima, vale comunque fino all’ultimo centesimo.
I prezzi variano all’interno di un range molto ampio. Si può partire da una spesa minima di 7.000 / 8.000 Euro a testa (dopo accurate ricerche e sfruttando le offerte e promozioni dei diversi operatori turistici) fino ad arrivare a 25.000 / 30.000 Euro a testa per spedizioni di tre o più settimane, su piccole navi.
In linea di massima si può dire di aver fatto un affare se si riesce a spendere 700/800 Euro al giorno a testa.
Il prezzo sale quando si scelgono cabine di classe superiore, itinerari più lunghi e navi con meno passeggeri.
Come trovare quella più economica? Il mio consiglio è quello di visitare il sito web del porto di Ushuaia e scaricare la lista delle partenze. Accanto al nome della nave è indicato l’operatore turistico. Con una ricerca in Google si riuscirà a risalire ai relativi siti web e controllare l’offerta completa ed eventuali promozioni o sconti.
Questo metodo lo consiglio soprattutto a chi ha poca flessibilità di date. Evita di perdere tempo a spulciare siti di compagnie che magari non offrono nessuna spedizione nel periodo desiderato.
Noi abbiamo prenotato la nostra crociera a settembre 2017, quindi decisamente in ritardo. Il mio consiglio è quello di iniziare ad informarsi un anno prima della partenza, per sfruttare eventuali tariffe promozionali.
Cosa include il prezzo pagato
Il prezzo pagato comprende davvero tutto. Le uniche spese escluse sono le consumazioni di caffè espresso e altre bevande alcoliche al bar.
Caffè e te sono sempre disponibili, così come l’acqua potabile.
È buona cosa (non obbligatoria) lasciare una mancia al personale di bordo. L’operatore consiglia di lasciare all’incirca 10 USD a testa al giorno, da riporre in busta chiusa all’interno di una scatola di legno in reception l’ultimo giorno, che verranno poi ripartiti tra il personale addetto alle pulizie, i cuochi e i camerieri.
Ci sono poi delle attività extra che sono escluse dalla quota pagata per la crociera. Mi riferisco a:
- L’esperienza di passare una notte in campeggio sul settimo continente
- Attività di kayak
- Attività di SUP (Stand Up Paddle)
Queste attività costano tantissimo e, soprattutto, non vi è la sicurezza di poterle fare (ricorda il limite delle condizioni atmosferiche).
Sono esperienze da “una volta nella vita” quindi se hai intenzione di farle, preoccupati di prenotarle con largo anticipo, meglio se in sede di conferma del viaggio. Nonostante costino molto, di solito registrano il tutto esaurito in pochissimo tempo.
Assicurazione di viaggio
Nel prezzo pagato in sede di prenotazione è compresa l’assicurazione per evacuazione. Significa che se, per qualsiasi motivo, si è costretti ad evacuare la nave, il costo dell’eventuale soccorso è coperto dall’operatore.
Non è inclusa, invece, l’assicurazione di viaggio, che dovrai stipulare autonomamente e comunicare all’operatore prima della partenza. È un requisito obbligatorio, senza il quale viene negato l’imbarco.
Nella scelta dell’assicurazione, consiglio di verificare queste due cose:
- Che essa copra per intero il prezzo pagato per la crociera. Il prezzo pagato, infatti, non è rimborsabile in NESSUN CASO.
- Che sia valida per le crociere (ovviamente).
Cosa mettere in valigia
Le temperature minime mediamente registrate sulla penisola antartica vanno dai -8/-10 di novembre ai -2/-4 di febbraio.
Le massime sono solitamente sopra lo zero.
Gli sbarchi a terra possono durare fino a due ore così come le crociere sugli Zodiac. È importante quindi munirsi abbigliamento molto caldo.
Ecco cosa ho messo in valigia (ed è stato sufficiente):
- 2 paia di calze di lana più 2 paia di calzettoni da sci.
- un intimo termico composto da maglia a manica lunga e leggings. Io con questi di X Bionic mi sono trovata benissimo (parola di super freddolosa)
- 1 pile, comprato da Decathlon
- 1 paio di pantaloni completamente impermeabili. Attenzione, questo capo è importantissimo. Se infatti non è necessario portarsi giacche antivento o impermeabili (il Super Parka farà tutto da solo) è necessario portarsi autonomamente il pantalone. Noi abbiamo acquistato questi da Dechatlon e ci siamo trovati benissimo. Non è passata nemmeno una goccia d’acqua.
- 2 paia di guanti: questi sono una bomba.
- Crema solare e occhiali da sole, nel caso di bel tempo.
In nave, l’abbigliamento consigliato è casual/sportivo. Sconsigliati vivamente i tacchi (ti ci voglio vedere durante l’attraversamento del Canale di Drake 😉 ).
Rosa
Sono inciampata nel tuo blog, bellissimo il racconto del viaggio in Antartide. Bellissime anche le foto. Con che obiettivo le hai scattate? Gli animali sono così vicini.
Bello anche i consigli su cosa portare e dove comprarlo con i relativi link. Non dici nulla delle scarpe con cui sei scesa a terra però.
Elena Frigerio
ciao Rosa, grazie, spero siano utili a tutti post così.
Per quanto riguarda le scarpe, lo staff, insieme al Parka super termico ti fornisce anche gli stivali di gomma (imbottiti e molto caldi) per le discese a terra, quindi in realtà c’è bisogno di portarsi nulla. 🙂
Rosa
Grazie.