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guida viaggio sudafrica

SUDAFRICA

guida viaggio sudafrica

Raccolgo in questa pagina una mini guida pratica che ti tornerà utile se stai organizzando un viaggio in Sudafrica.

Questa guida non vuole essere nulla di super esaustivo ma credo sia un buon punto di partenza per reperire le informazioni basilari che ti consentiranno di sviluppare il tuo itinerario.

Info Generali
Documenti e visti
Moneta Sudafricana
Fuso Orario
Lingua e Etnie
Telefono, Internet, Prese Elettriche
Sicurezza
Quando andare in Sudafrica
Guidare in Sudafrica
Cosa fare in Sudafrica
Dove dormire in Sudafrica
Quanto costa un viaggio in Sudafrica
Guide e letture consigliate

Info Generali

Situato sulla punta meridionale del continente africano, il Sudafrica (o meglio la Repubblica Sudafricana) confina a nord con la Namibia, il Botswana, e lo Zimbabwe e a nord-est con il Mozambico e lo Swaziland.

È uno stato enorme – 1.2 milioni di km quadrati – abbracciato sui tre lati da due oceani, quello indiano e quello atlantico, che si incontrano nei pressi di Capo Aghulas, il punto più meridionale del Paese e del continente africano.

Il Sudafrica è l’unica città al mondo ad avere tre capitali:

  • Pretoria, in cui ha sede il Governo;
  • Città del Capo, sede del Parlamento;
  • Bloemfontein, capitale giudiziaria.

Il Sudafrica è abitato da meno di 60 milioni di persone, ossia una popolazione numerosa quanto quella italiana. Considerando che il 20% degli abitanti risiede nelle aree metropolitane delle tre città citate sopra + Johannesburg, puoi già immaginare le enormi distese spopolate che è possibile incontrare durante un viaggio on the road.

Documenti e Visti

Per i cittadini italiani che si recano in Sudafrica per turismo, non è richiesto alcun visto di ingresso.

È indispensabile, però, il passaporto elettronico con validità residua superiore ad un mese dalla data prevista di uscita dal Paese e con almeno due pagine bianche libere per l’apposizione dei timbri.

Per soggiorni superiori a 90 giorni o per motivazioni diverse dal turismo, è necessario richiedere il visto presso le rappresentanze diplomatico/consolari sudafricane nel Paese di origine.

Moneta sudafricana

La moneta è il Rand Sudafricano (ZAR). 1 EUR = 15.8 ZAR circa (Gennaio 2019).

Sono disponibili ovunque ATM da cui prelevare contanti, che è sicuramente il modo più economico per cambiare valuta. I cambi e le banche applicano sempre una commissione piuttosto elevata e tassi sfavorevoli per cui il mio consiglio è quello di sfruttare i bancomat.

È d’obbligo, in tal senso, informarsi presso la propria banca circa eventuali limitazioni delle carte di credito o bancomat per evitare spiacevoli inconvenienti.

Fuso Orario

L’orario sudafricano è di un’ora avanti rispetto a quello italiano. In Sudafrica non applica però l’ora legale per cui nei mesi da Marzo ad Ottobre, l’orario coinciderà con quello italiano.

Lingua e Etnie

Dal punto di vista linguistico, il Sudafrica è un paese complicatissimo. Le lingue ufficiali sono 11 ma le più diffuse sono l’inglese, l’afrikaans, lo zulu e lo xhosa.

Il riconoscimento ufficiale di un numero così elevato di lingue deriva dalla volontà, dopo l’eliminazione dell’Apartheid, di dare giusto spazio e dignità a ciascuno dei maggiori gruppi etnici che vivono nel Paese.

La lingua inglese è comunque la più diffusa ed è parlata ovunque.

Le etnie sono tante ma la maggior parte della popolazione appartiene all’etnia nera bantu (75% circa). I bianchi formano il 13% circa della popolazione e si suddividono a loro volta in due gruppi: boeri (o afrikaner) e anglosassoni in percentuale equivalente.

La storia del Sudafrica è affascinate ed estremamente travagliata, fino ai tempi più recenti. Non mi addentrerò in questa sede ad approfondire questo aspetto ma consiglio la lettura del libro Un Arcobaleno nella notte di Dominique Lapierre, che ripercorre la storia del Paese dai primi colonizzatori ad oggi.

È un libro veramente ben scritto di quelli che si leggono tutti d’un fiato (io l’ho fatto in 8 ore di volo in ritorno dal Messico e mi è dispiaciuto finirlo così alla svelta! 🙂 )

Telefono, Internet, prese elettriche

La telefonia mobile è disponibile in tutto il paese, solitamente anche nelle aree più remote.

Nel Parco Kruger è disponibile solamente in prossimità dei Camp.

Io ho acquistato una SIM locale della Vodacom al negozio dell’aeroporto di Cape Town. Per l’acquisto di una ricaricabile è sufficiente fornire un documento d’identità. È possibile sottoscrivere un piano esclusivamente per traffico web e con Giga variabili a seconda delle esigenze.

Per chiamare in Sudafrica dall’Italia, il prefisso internazionale è +27.

La presa elettrica Sudafricana è incompatibile con qualsiasi nostro attacco italiano. Consiglio di acquistarne una o due prima di partire.

Sicurezza

Il tema sicurezza durante un viaggio in Sudafrica non è da sottovalutare. Se è vero che il paese è notevolmente migliorato rispetto ad anche solo vent’anni fa, il tasso di criminalità resta elevato soprattutto nelle grandi città come Johannesburg, Durban, Pretoria e Cape Town.

Nei centri più piccoli, invece, siamo rimasti sorpresi dalla sicurezza con cui si può liberamente passeggiare, anche la sera.

Quel che mi sento di consigliare è sempre e comunque un atteggiamento prudente e cioè:

  • Evitare di camminare la sera in luoghi isolati nelle grandi città (soprattutto Johannesburg). Per muoversi dall’hotel al ristorante dopo il tramonto meglio utilizzare Uber che è super economico e dal servizio eccellente. Noi ci siamo mossi a piedi solo all’interno dell’area del V&A Waterfront a Cape Town, che comunque abbiamo ritenuto molto meno pericolosa rispetto a Johannesburg. Non abbiamo soggiornato né a Durban né a Pretoria ma sappiamo che anche in questi centri è necessaria la massima scrupolosità in quanto a sicurezza;
  • Guidare preferibilmente con la luce del sole, anche se in inverno il sole tramonta intorno alle h 18:00 (un po’ presto). Ci sono stati giorni in cui ci è capitato di tardare e di guidare oltre il tramonto ma non abbiamo mai avuto problemi. L’unico neo è la mancanza di illuminazione stradale praticamente ovunque fuori dalle grandi città;
  • Evitare di mostrare gioielli o oggetti di valore. L’unico oggetto di valore che mi sono SEMPRE portata appresso è stato la mia reflex ma non ho mai avuto sensazione di insicurezza;
  • Chiedere sempre conferma ai proprietari dei B&B o alla reception dell’hotel sulla sicurezza del luogo prima di azzardare qualsiasi passeggiata a piedi fuori dalle grandi città;
  • Fare molta attenzione durante i prelievi di contante, preferendo zone turistiche, non isolate o per lo meno prive di evidenti personaggi sospetti nei dintorni. Avevamo letto di aggressioni agli ATM ma non ci è mai capitato nulla.

Quando andare in Sudafrica

Il Sudafrica è talmente grande che è difficile fare un discorso unico sul periodo migliore per visitarlo. Il paese si estende dal 22° al 34° parallelo sud, includendo diversi tipi di clima. 

Il Sudafrica si trova sotto la linea dell’equatore, quindi le stagioni sono invertite rispetto all’Italia.

Dividendo per zone, da ovest verso est:

  • West Coast: lungo la costa occidentale scorre la Corrente del Benguela, che rende il clima arido. Lungo la costa il clima è mite tutto l’anno, mentre l’escursione termica tra giorno e notte si fa un po’ più sentire all’interno. I turisti sono interessati a quest’area soprattutto per il Kalahari Gemsbok National Park, al confine con il Botswana e la Namibia. Il clima nel parco è decisamente arido.
  • Cape Town: il periodo migliore per visitarla è l’estate, da dicembre a febbraio, quando le temperature non sono troppo elevate e spesso la brezza “Cape Doctor” soffia dal mare per rinfrescare l’aria. D’inverno le temperature scendono intorno ai 7-10 gradi, i venti sono più freddi e le piogge più frequenti;
  • Garden Route fino a Port Elizabeth: il clima di questa zona è molto mite che diventa sempre più caldo mano a mano che si procede verso est. L’inverno è caratterizzato da temperature intorno ai 14 gradi mentre l’estate è sicuramente molto piacevole ed è il periodo migliore per godersi le spiagge della Garden Route;
  • Costa orientale fino al Mozambico: il clima qui è decisamente più caldo, con piogge più abbondanti in estate (clima subtropicale umido). Le stagioni migliori per visitare queste zone sono l’autunno e la primavera.
  • Gli altipiani (Johannesburg): queste zone, che comprendono la rimanente parte interna del Paese sono caratterizzate da clima arido ma con piogge più abbondanti rispetto agli altipiani occidentali (Kalahari Gemsbok National Park), risentendo delle influenze delle correnti umide provenienti dall’oceano indiano. La zona può essere visitata tutto l’anno anche se probabilmente le stagioni migliori sono l’autunno o la primavera. Un discorso a parte deve essere fatto per il Parco Kruger, di cui ho parlato qui.

Il periodo migliore per viaggiare in Sudafrica è quindi funzione della parte che si preferisce visitare.

Per quanto riguarda il Lesotho, stato che si trova inglobato nel territorio Sudafricano, il periodo migliore per visitarlo è sicuramente l’estate australe oppure la primavera e l’autunno. L’inverno è piuttosto freddo, considerato il fatto che la maggior parte del paese si trova in quota (non si scende mai sotto i 1400 mt di altitudine).

Lo Swaziland invece, anch’esso spesso incluso negli itinerari di viaggio in Sudafrica, è preferibile visitarlo durante l’inverno australe (Giugno-Settembre), essendo il periodo più secco, fresco e al di fuori della stagione delle piogge e dei cicloni.

Guidare in Sudafrica

Guidare in Sudafrica è un’impresa accessibile a chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la guida in Italia.

Lo scoglio principale è senza dubbio rappresentato dalla guida a sinistra, cioè opposta rispetto alla nostra.

Noi abbiamo noleggiato l’auto due volte:

  • Una Toyota Corolla ritirata all’aeroporto di Cape Town e riconsegnata all’aeroporto di Port Elizabeth, prenotata su Rentalcars due mesi prima del noleggio. La compagnia di noleggio è stata la Bidvest con cui abbiamo avuto un’esperienza positiva. Per dieci giorni di noleggio con copertura assicurativa completa e chilometraggio illimitato abbiamo speso 361 Euro.
  • Una Toyota Corolla ritirata all’aeroporto di Durban e riconsegnata all’aeroporto di Nelspruit, anch’essa prenotata sulla stesa piattaforma un mese prima del noleggio. La compagnia di noleggio è stata la Firefly con la quale ci siamo trovati un po’ meno bene. Hanno voluto un deposito per il carburante non specificato nel contratto di noleggio. Per nove giorni di noleggio con copertura assicurativa completa e chilometraggio illimitato abbiamo speso 368 Euro a cui si devono aggiungere i 100 Euro necessari ad ottenere i documenti per poter portare l’auto in Swaziland.

Noleggiare un’auto in Sudafrica è quindi relativamente economico. Se prenotata in anticipo è possibile risparmiare ulteriormente.

I costi su esposti non tengono ovviamente conto della benzina.

È necessario essere in possesso della patente di guida internazionale.

È consigliabile non guidare dopo il tramonto fuori città per motivi di sicurezza. Come dicevo prima, le strade non sono per nulla illuminate e, al di fuori delle grandi arterie, spesso le strade sono dissestate. Ci tengo a dire che questa è una cosa che ho letto ovunque ma non ho mai sperimentato di persona. Lungo l’itinerario che abbiamo percorso (inserire link) non ci siamo mai imbattuti in strade disastrose (a parte all’interno del Parco Hluhluwe-Imfolozi) o che richiedessero una velocità massima ridotta a causa del pessimo stato di manutenzione.

Abbiamo guidato a Cape Town e la città non è per nulla trafficata. I parcheggi sono disponibili (a pagamento, ma a prezzi irrisori) ovunque. Consiglio comunque di scegliere un hotel/B&B/ostello che abbia un parcheggio privato custodito o convenzionato in cui lasciare l’auto la notte.

A Cape Town abbiamo guidato anche la sera e non abbiamo mai avuto sensazione di essere in pericolo. Il comportamento da tenere nel caso in cui ci si senta poco sicuri, è quello di non fermarsi ai semafori (attraversando con prudenza).

Inoltre, è bene bloccare sempre la chiusura delle portiere durante la marcia e le soste ai semafori.

Cosa fare in Sudafrica

Le cose da fare in Sudafrica sono davvero tantissime e dipendono molto dagli interessi e gusti personali.

Natura e Parchi

Per chi desiderasse un’esperienza tutta natura e parchi, in Sudafrica ci sarà l’imbarazzo della scelta. Ci sono 20 parchi nazionali e decine di riserve. Ecco le mete più famose:

  • Il Parco Kruger, su cui ho scritto una guida che non puoi proprio perderti 🙂 ;
  • L’Addo Elephant Park, situato 70 km a nord-est di Port Elizabeth. Il protagonista di questo parco è senza dubbio l’elefante, anche se è possibile trovare tutti i Big 5;
  • Table Mountain National Park, di cui ho parlato nel mio articolo su Cape Town;
  • Garden Route (Tsitsikamma, Knysna, Wilderness) National Park, situato lungo la famosa Garden Route;
  • Karoo National Park, situato a 230 km verso l’interno dalla città costiera di George;
  • L’iSimangaliso Wetland Park, un enorme riserva che si estende per centinaia di chilometri nella regione settentrionale del KwaZulu-Natal e comprende ben cinque diversi ecosistemi;
  • L’Hluhluwe-Imfolozi Park, ovvero la patria dei rinoceronti bianchi;
  • Kgalagadi Transfrontier Park, al confine con la Namibia.

Cape Town e dintorni

Ho parlato di cosa vedere a Città del Capo in due giorni in questo articolo. Due giorni sono ovviamente un periodo troppo limitato per potersi godere appieno Cape Town ma ritengo siano il minimo indispensabile per averne quantomeno un assaggio.

Consiglio spassionatamente di esplorare per bene anche i dintorni di Cape Town: la Penisola del Capo meriterebbe due o tre giorni, magari trascorrendo una notte all’interno del Table Mountain National Park.

Impossibile poi mancare la fermata a Simon’s Town, dove è ospitata la più numerosa colonia di pinguini sudafricani del Paese.

Per gli appassionati di vino, due o tre giorni nelle winelands sono obbligatori. Stellenbosch e Franschoek sono solo due delle tappe in cui è possibile rilassarsi tra una degustazione e l’altra.

A soli 120 km da Cape Town, inoltre, sorge Hermanus, una piccola cittadina affacciata su Walker Bay. Durante l’inverno australe qui è possibile avvistare le balene che dalla fredda Antartide raggiungono in Sudafrica l’area per riprodursi.

Per i temerari, all’altro estremo di Walker Bay, e più precisamente a Gansbaai, è possibile fare immersione con gli squali (tranquilli, le gabbie faranno da protezione) oppure optare per qualcosa di più tranquillo come l’avvistamento dei big 5 marini con un’escursione in barca a Dyer Island.

Johannesburg

La città di Johannesburg è una metropoli da quasi 5 milioni di abitanti. Noi abbiamo avuto solo una giornata di tempo per vedere due dei posti irrinunciabili: il museo dell’Apartheid e la township di Soweto.

La città ha probabilmente altro da offrire rispetto a quel poco che abbiamo visitato, ma i nostri tempi stringevano e abbiamo dovuto accontentarci.

Blyde River Canyon Natural Reserve

La riserva si trova nella regione dello Mpumalanga e costeggia il Parco del Kruger dall’altezza di Graskorp spingendosi verso nord. Il Blyde River Canyon è il terzo più lungo al mondo e lungo le sue insenature si nascondono diversi punti di interesse per il visitatore, come ad esempio le Three Rondavelas, la God’s Window, le Bourke’s Luck Potholes e il Pinnacle.

Drakensberg

Per gli appassionati di trekking, non può mancare nell’itinerario qualche giorno di passeggiate nella natura selvaggia. I monti del Drago (questo significa Drakensberg) sono la catena montuosa più alta del Sudafrica, e raggiungono un’altezza massima di 3.480 mt.

Il parco nazionale è suddiviso in 3 sezioni ma è possibile accedere al parco solamente da 12 punti di accesso.

Oltre a passeggiate a piedi, le strutture all’interno offrono escursioni in mountain bike, passeggiate a cavallo o uscite in quad.

Swaziland e Lesotho

È possibile raggiungere il regno di e Swatini (o Swaziland) dal Sudafrica, del quale è circondato sui tre lati, oppure dal Mozambico, a nord. Lo Swaziland è una monarchia con un vero e proprio re (Mswati III dello Swaziland), si estende per soli 17 mila km quadrati ed ha come capitale Mbabane.

In linea di massima lo Swaziland non ci ha entusiasmati a parte l’esperienza alla Mkhaya Game Reserve, di cui vi parlerò in un post dedicato. 

È possibile entrare in Swaziland con l’auto noleggiata in Sudafrica a patto di avere tutti i documenti in regola. Contattate la compagnia di noleggio per questo.

Purtroppo, per mancanza di tempo, abbiamo rinunciato al Lesotho, stato completamente inglobato nel territorio sudafricano.

Dove dormire in Sudafrica

Le opportunità di pernotto in Sudafrica sono diverse, la scelta, come sempre, dipende molto dalle proprie esigenze.

  • Campeggi o lodge: queste soluzioni sono disponibili nei Parchi Nazionali e nelle Riserve Naturali e necessitano di preventiva prenotazione. La maggior parte dei parchi sudafricani è gestita da SANPARKS (https://www.sanparks.org/ ) che ha un sito molto ben fatto (è necessario masticare l’inglese) e che consente la prenotazione online e pagamento con carta di credito.   
  • Appartamenti: ci sono molti appartamenti disponibili su aribnb, soprattutto nelle grandi città. Gli appartamenti sudafricani sono spettacolari! Hanno innanzitutto una metratura che noi italiani ci sogniamo, sono arredati quasi sempre con ottimo gusto e curati nei particolari. Prenotando tramite questo link otterrete 25 Eur di sconto per il vostro prossimo soggiorno con Airbnb.
  • B&B e Guest-house: molte persone di origine boera affittano stanze presso le loro abitazioni adibendo la struttura a B&B o guest-house. È una soluzione che gli consente di monetizzare gli enormi spazi in cui vivono, conoscendo al contempo persone da tutto il mondo. Abbiamo alloggiato spesso in queste soluzioni e abbiamo fatto esperienze a dir poco interessanti. Si trovano facilmente sui portali di ricerca tipo Booking.
  • Hotel: esistono, nelle grandi città e nei posti più turistici, le grandi catene internazionali che offrono camere ad un prezzo, a mio avviso, decisamente sopra la media. Probabilmente prenotando con largo anticipo o sfruttando le periodiche promozioni e offerte.

Di seguito le strutture in cui abbiamo alloggiato (nostro voto da 1 a 5 incluso):

  • Cape Town: The Backpack – Ostello. Come già anticipato nel mio articolo su Cape Town, l’ostello è molto bello e lo staff disponibile ma non lo consigliamo nel caso in cui vi troviate a viaggiare in inverno. Non ha né riscaldamento né aria condizionata, quindi risulta un po’ fresco. Voto: 3/5
  • Simon’s Town: Penguin Palace – B&B. E’ uno dei posti più belli in cui abbiamo dormito durante il nostro soggiorno in Sudafrica, con una vista pazzesca e una colazione da re. Voto: 5/5
  • Stellenbosch: The Stellenbosch Hotel – Hotel. Camera un po’ piccola ma colazione super e ristorante annesso davvero TOP. Voto: 4/5
  • De Kelders, Gansbaai: Benguela – Guest-house. Casa da sogno con piscina ma sprovvista di riscaldamento o aria condizionata. Colazione e cena gourmet a pagamento (decisamente cara per gli standard sudafricani) ma sicuramente un’esperienza unica. Voto: 4/5
  • Swellendam: Flametree Guesthouse – Guest-house. Proprietari cordiali e super disponibili. La camera è molto carina, in stile cottage. Colazione abbondantissima. Voto: 4/5
  • Knysna: Waterfront 11 Quay West – Appartamento. L’appartamento è funzionale ed è situato nel posto più bello di Knysna, il Waterfront. Tuttavia la mancanza di riscaldamento e l’impersonalità della struttura non ci ha fatto troppo felici. Voto: 3/5
  • Stormsriver: At the Woods Guest House – Guest-house. Tutta in legno e completamente integrata nel territorio circostante. Voto: 4/5
  • St. Lucia: Parkers Cottages – Guest-house. Camera ultra spaziosa, bagno ancora di più 🙂 . Voto 4/5
  • Mkhaya Game Reserve (Swaziland): Stone Camp – Camp. Una notte da sogno e un’esperienza indimenticabile! Voto 5/5
  • Ezulwini (Swaziland): Mantenga Lodge – Guest-house. Camera un po’ insipida ma ristorante annesso alla struttura veramente buono. Voto 4/5
  • Nelspruit: HP Twelve Accomodation – Camera con bagno. Camera dotata del minimo indispensabile ma funzionale e comoda. Colazione confezionata. Voto 3/5
  • Phalaborwa: Maduzi Guest-house – Guesthouse. Struttura ok ma un po’ isolata. Voto 3/5
  • Parco Kruger: Olifant Camp e Lower Sabie – Camp. Ho parlato meglio dei Camp nel mio articolo sul Parco del Kruger. Voto: 4/5
  • Johannesburg: Hoeveld House – Guesthouse. Anche questa è stata una delle più belle sistemazioni del nostro viaggio. Voto 5/5

Quanto costa un viaggio in Sudafrica

Un viaggio in Sudafrica non è di certo da annoverare tra i più economici. Certo, molto dipende dallo stile di viaggio personale ma soprattutto dal numero di escursioni che deciderete di fare e che inevitabilmente faranno lievitare il budget complessivo.

Risparmiare sull’alloggio è possibile ma fate bene attenzione al periodo in cui vi muovete. La maggior parte delle strutture è sprovvista di riscaldamento (in realtà il riscaldamento a metano in Sudafrica NON ESISTE) e le strutture dotate di E-con, ossia aria condizionata a funzione di riscaldamento, hanno un prezzo decisamente superiore alle altre.

Abbiamo prenotato tutte le strutture su Booking.com per avere più flessibilità ma la maggior parte di queste addebiteranno comunque il costo del pernottamento già 15 giorni prima il vostro arrivo. È una prassi molto comune in Sudafrica.

Di seguito, per rendere l’idea, la spaccatura delle nostre spese:

  • Assicurazione di viaggio con World Nomads: 94 Eur/pp
  • 3 voli interni: 290 Eur/pp
  • 21 notti in Hotel/B&B/Guesthouse: 678 Eur/pp + 1 notte nella Mkhaya Game Reserve, comprensiva di cena e due safari: 138 Eur/pp à totale pernotto: 816 Eur/pp
  • Automobile a noleggio per 19 giorni + benzina (3000 km percorsi): 530 Eur/pp
  • Pasti per 22 giorni: 550 Eur/pp
  • Tour, escursioni, ingressi a musei, wild card: 480 Eur/pp
  • Regali, souvenir, varie ed eventuali: 70 Eur/pp

Totale: 2.830 Eur/pp.

Non includo il costo del volo internazionale perché potrebbe variare molto a seconda della compagnia di riferimento. Noi abbiamo volato con Alitalia da Roma su Johannesburg. Per i dettagli del nostro itinerario puoi leggere l’articolo dedicato.

Guide e letture consigliate

  • Sudafrica, Lesotho e Swaziland, Lonely Planet e Sudafrica: il mondo in un solo paese, Polaris sono le mie due immancabili guide di viaggio. La prima più utile per l’organizzazione vera e propria, la seconda necessaria per approfondire gli aspetti culturali del Paese.
  • Un arcobaleno nella notte, Dominique Lapierre. Libro a mio avviso indispensabile per capire l’ultimo mezzo secolo di storia Sudafricana. Si legge tutto d’un fiato.
  • Lungo cammino verso la libertà. Autobiografia, Nelson Mandela. Non può mancare, durante un viaggio in Sudafrica, l’approfondimento della vita di Nelson Mandela.

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